Lazio. Carcere Velletri. Sequestrata droga, telefonini e playstation nelle celle

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AgenPress. “Quanto ritrovato ieri al carcere di Velletri, non escludiamo che anche nelle altre 13 carceri laziali si possano trovare altrettanto materiale e stupefacente ritrovato a seguito di una maxi perquisizione che ha coinvolto oltre 100 unità di Polizia Penitenziaria.”

Lo dichiara Daniele Nicastrini segretario regionale USPP Lazio all’indomani del ritrovamento di telefonini, chiavette fire-stick Amazon prime all’interno delle celle degli oltre 600 detenuti presenti rispetto ad una capienza di 410 posti previsti. All’interno delle stanze detentive, con spazi ridotti per un massimo di due detenuti per stanza possono detenere abbigliamenti, alimenti come casse d’acqua, bibite analcoliche a quantità anche superiore al consentito, impedendo ogni possibilità di controllo se non con specifiche attività di controllo preventivo impegnando più uomini della Polizia Penitenziaria, fa sapere il sindacato USPP. 

“Infatti, solo alcuni giorni fa – prosegue Nicastrini – ho segnalato personalmente nell’incontro avuto con il Provveditore regionale, questa situazione, dove i detenuti con più possibilità economiche di detenere all’interno delle stanze troppo materiale impedendo il dovuto controllo dove nascondere micro-telefonini, chiavette usb di vario tipo che permettono attività illecite non permissibili all’interno di un carcere, con una promessa che avrebbe emanato una circolare per limitare tutto questo.”

Purtroppo, l’unica circolare che abbiamo visto nel frattempo e stato quello di richiamare le Direzioni ad evitare sforamenti del lavoro straordinario al personale di Polizia Penitenziaria per limitare la spesa di tale strumento che consente ad un carcere come velletri carente di circa 80 unità di lavorare al personale rimasto oltre i turni di lavoro previsti oramai consuetudine che mediamente superano le 5600 ore mensili, per circa 120 unità mediamente impiegabili.

“L’organico fissato dal DAP (dipartimento amministrazione penitenziaria) di 277 unità conclude il segretario – come forza presente risulta appena sopra le 140 unità presenti che bisogna ridurre per il giusto effetto dei riposi settimanali, congedi ordinari fruibili dal personale ma anche il congedo straordinario legato all’assenze per malattia o aspettative – permessi a vario titolo previsti per legge come la 104. Per coprire queste carenze si usa molto lavoro straordinario per garantire i turni di vigilanza e i servizi necessari per gestire una popolazione detenuta con un sovraffollamento oltre il 140% e tutti i problemi connessi ad essi come evidenziato negli eventi di ieri.”

USPP Lazio, per questo motivo da tempo evidenzia i problemi delle carceri sul territorio laziale, che però non vengono affrontati con la dovuta efficacia da parte dell’Amministrazione Penitenziaria.

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