AgenPress – A seguito seguito alle accuse di Israele secondo cui alcuni membri dello staff avrebbero partecipato agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, hanno sospeso i loro finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), oltre all’Italia, gli Stati Uniti, l’Australia, il Regno Unito, il Canada, la Finlandia, la Francia, la Germania, l’Austria, la Romania, il Giappone, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Norvegia e la Svizzera.
La Commissione europea ha annunciato ieri che una “revisione” del dossier sarà fatta “alla luce delle indagini Onu”.
L’Unrwa ha già licenziato diverse persone e ha promesso un’indagine approfondita sulle accuse, mentre Israele ha promesso di interrompere il lavoro dell’agenzia a Gaza dopo la guerra. Nel frattempo, il capo dell’agenzia – Philippe Lazzarini – ha affermato che riterrà “responsabile, anche attraverso procedimenti penali”, qualsiasi dipendente coinvolto in “atti di terrorismo”.
Da parte sua, il Segretario generale delle Nazioni Unite – Antonio Guterres – ha chiesto agli Stati di “garantire la continuità” dell’agenzia e ha confermato che 12 dipendenti dell’Unrwa a Gaza sono interessati da queste “accuse estremamente gravi”, che sono oggetto delle indagini interne dell’Onu.