AgenPress. E’ ora di alzare la nostra bandiera. E’ ora di non essere più indifferenti alle provocazione e alle offese che mai come in questi giorni ci stanno oltraggiando. E’ ora che Il Meridione d’Italia senta l’esigenza di collocarsi nel panorama socio-politico ed economico italiano in veste di protagonista e non come semplice spettatore. E’ ora che il Meridione sia consapevole e prenda coscienza del valore della propria identità storica e della propria cultura, nonché della necessità di rimarcare la sua parità rispetto al Nord d’Italia: proprio in quanto territorio dello Stato italiano e non sua appendice.
Come Sudisti Italiani dichiariamo che l’unità d’Italia è stata formalmente sancita, ma nei fatti dobbiamo ammettere che non è stata mai riconosciuta e rispettata dal Nord d’Italia.
E’ sempre stato calato un velo sulle nostre Regioni, che ci ha perennemente adombrato. Forse non ci siamo resi conto che questo velo ci ha costretto ad emigrare socialmente, economicamente e culturalmente. E’ giunta l’ora che il Sud risponda alle provocazioni che arrivano dalla “nordistica politica” (leggasi Autonomia Differenziata) e provi a reagire dimostrando che abbiamo mani che sanno produrre e mai più apriremo le nostre mani per elemosinare.
Occorre pertanto adoperarsi a mettere il Sud al centro delle politiche di sviluppo utilizzando le risorse dei mercati europei ed internazionali, cosa che si potrà fare soltanto dopo esserci impegnati in una continua e corretta informazione volta a far rimuovere tutti quegli ostacoli culturali e quei pregiudizi che hanno e continuano a danneggiare indecorosamente l’immagine del Sud.
Un’immagine calpestata, ma nel momento del bisogno usata a scopi “politico-personali” che nel corso degli anni non ha fatto altro che aumentare un divario sempre più incolmabile.
La storia politica del Sud è stata purtroppo una sequela di promesse non mantenute, anche da parte di politici originari del meridione, che hanno causato spropositate reazioni che nel corso degli anni hanno prodotto malessere e in alcuni casi anche malaffare.
Ora è tempo di cambiare e raggiungere i nostri obiettivi. Non sarà più la terra di Tutti, ma la Nostra terra. Una terra sicuramente complicata, ma anche umile e fertile: terra scura ma con un’idea chiara: Sempre Uniti Dovunque.
E’ quanto dichiara, in una nota, il Movimento Culturale Sudisti Italiani.