AgenPress – “Continueremo a votare a favore di questo ddl Nordio perché noi siamo garantisti sempre”, commenta il senatore di IV, Ivan Scalfarotto, che già ieri aveva votato con la maggioranza per abolire l’abuso d’ufficio spaccando in Commissione Giustizia del Senato il fronte dell’opposizione che invece ha votato contro. Quindi direte sì anche alla stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni prevista nell’art.2 del testo?
“Certo – risponde Scalfarotto – noi siamo contrari a che si massacrino le persone sui giornali” senza neanche una sentenza di condanna. “Guardate cos’è successo in questi giorni con il caso di Simonetta Cesaroni. I giornali hanno accusato apertamente una persona dell’omicidio” senza alcuna certezza giudiziaria.
Secondo il capogruppo del Partito Democratico in commissione, Alfredo Bazoli, l’Italia sarà costretta a reintrodurlo. “La direttiva sull’abuso d’ufficio dovrà essere reinserito nell’ordinamento per evitare quel contrasto con l’Europa che vorrebbe evitare anche il Quirinale, che aveva invitato il centrodestra a riformulare il testo”. Con l’eliminazione definitiva dell’abuso d’ufficio, incalza Bazoli, “resteranno senza sanzioni tante condotte prevaricatrici di pubblici funzionari compiute insieme a singoli cittadini”, e questa per il Pd “è una cosa inaccettabile”.
Sulle barricate il senatore dei Cinquestelle Roberto Scarpinato che definisce “surreale e inquietante” un ddl “che vuole abrogare l’abuso d’ufficio, ridimensionare il reato di traffico influenza, diminuire in modi obliqui e occulti i poteri di indagine della magistratura sui reati dei colletti bianchi”, mentre “nel Paese si consolida la consapevolezza che la politica è divenuta la cinghia di trasmissione di interessi di potentati economici, lobby affaristiche, comitati di affari e cricche”.