AgenPress. La Cina codifica una nuova legge radicale che entrerà in vigore all’inizio di questa settimana.
Questa “Legge sull’istruzione patriottica”, mira a “rafforzare l’unità nazionale”, e impone che l’amore per il Paese e per il Partito comunista cinese al potere sia incorporato nel lavoro e nello studio per tutti, dai bambini più piccoli ai lavoratori e ai professionisti di tutti i settori.
Ha lo scopo di aiutare la Cina a “unificare i pensieri” e “raccogliere la forza del popolo per la grande causa della costruzione di un paese forte e del ringiovanimento nazionale”, ha detto il mese scorso un funzionario della propaganda cinese in una conferenza stampa.
La spinta verso l’amore per la patria e per il Partito Comunista è tutt’altro che nuova in Cina, dove il patriottismo e la propaganda sono stati parte integrante dell’istruzione, della cultura aziendale e della vita fin dalla fondazione della Repubblica popolare, quasi 75 anni fa.
Pechino ha chiarito di volere una nuova generazione di patrioti introducendo regole di educazione patriottica e restrizioni politiche che vietano a chiunque sia ritenuto non patriottico di candidarsi a una carica.
L’introduzione della legge coincide anche con il 75° anniversario della fondazione della Repubblica popolare cinese. I funzionari saranno sotto pressione per garantire una celebrazione del patriottismo e per eliminare ogni possibilità di dissenso.
Secondo la legge, i professionisti – dagli scienziati agli atleti – dovrebbero essere educati a professare “sentimenti e comportamenti patriottici che portano gloria al Paese”.
Le autorità locali sono tenute a sfruttare le risorse culturali, come musei e festival tradizionali cinesi, per “rafforzare i sentimenti per il paese e la famiglia” e intensificare l’educazione patriottica attraverso notiziari, trasmissioni radiotelevisive e film.
La nuova legge ordina inoltre che gli istituti culturali come musei e biblioteche siano trasformati in luoghi di attività di educazione patriottica e le destinazioni turistiche in luoghi che “ispirino il patriottismo”.
Le scuole sono tenute a organizzare viaggi per gli studenti per visitare questi siti, che i funzionari chiamano “aule ambulanti di politica e ideologia”.
Tali viaggi non erano rari in passato, ma ora la legge impone ufficialmente alle scuole il mandato legale di farlo.
La Cina ha altre leggi volte a reprimere comportamenti antipatriottici, come vietare la profanazione delle bandiere nazionali e gli insulti ai soldati. E sotto il presidente cinese Xi Jinping negli ultimi anni, qualsiasi dissenso in Cina – anche sotto forma di commenti online che non rispettano la linea del partito – è sufficiente per mettere le persone nei guai con le autorità.