AgenPress – Il 5 gennaio si è tenuto a Washington DC il dialogo trilaterale indo-pacifico inaugurale tra i governi di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.
La dichiarazione congiunta rilasciata dai tre alleati “afferma l’importanza della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan”, riconoscendo anche il recente “comportamento pericoloso e crescente” della Cina nella regione dell’Indo-Pacifico. Il Ministero degli Affari Esteri di Taiwan ha risposto in un comunicato stampa e ha espresso gratitudine a tutte e tre le nazioni per aver riconosciuto l’importanza della pace nella regione per garantire la sicurezza e la prosperità regionale.
Al dialogo indo-pacifico hanno partecipato Dan Kritenbrink, vicesegretario di Stato americano per gli affari dell’Asia orientale e del Pacifico, Kobe Yasuhiro, vicedirettore generale del Ministero degli affari esteri giapponese, e Chung Byung-won, viceministro della Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Corea. I tre leader hanno sottolineato la necessità di una cooperazione regionale e hanno ribadito il loro impegno a far rispettare il diritto internazionale per garantire la sicurezza in mare.
La dichiarazione affermava inoltre il sostegno degli alleati al mantenimento dello status quo nello Stretto di Taiwan. Il comunicato stampa dichiarava che tutti e tre i paesi si opponevano a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo da parte della Cina “con la forza o la coercizione ovunque nelle acque dell’Indo-Pacifico”.
Oltre ad esprimere gratitudine agli Stati Uniti, al Giappone e alla Corea del Sud per il loro impegno nella difesa di un Indo-Pacifico libero e aperto, il comunicato stampa del ministero degli Esteri di Taiwan ha anche osservato che la Cina ha aumentato il suo comportamento minaccioso e antagonista nei confronti di Taiwan in un contesto tentativo di influenzare le imminenti elezioni presidenziali di Taiwan.
Il Ministero degli Esteri ha accolto con favore la dichiarazione del Dialogo indo-pacifico e ha affermato l’impegno di Taiwan a salvaguardare la pace nella regione e a respingere i tentativi della Cina di costringere o intimidire il popolo taiwenese.