AgenPress. Il Consiglio dei ministri si è riunito martedì 19 dicembre 2023 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Vicepresidente Antonio Tajani. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
SEMPLIFICAZIONI PER LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce norme per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118.
Il testo attua le disposizioni di delega previste dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2021, in particolare con l’introduzione di una disciplina relativa ai principi e agli strumenti comuni a tutte le pubbliche amministrazioni, al fine di limitare le duplicazioni dei controlli.
Tra le principali novità introdotte:
- l’eliminazione degli adempimenti amministrativi ritenuti non più necessari e la semplificazione di quelli non proporzionati;
- l’utilizzo della valutazione del rischio ai fini della programmazione dei controlli, in modo da focalizzarli su attività economiche che presentino un livello di rischio più elevato e da effettuare al massimo un controllo all’anno nei confronti dei soggetti che ottengono il “report di basso rischio”;
- il rafforzamento dell’utilizzo del fascicolo informatico d’impresa, valorizzandolo anche quale strumento di supporto alla programmazione, al coordinamento e allo svolgimento dei controlli;
- l’applicazione del principio della fiducia nell’azione legittima, trasparente e corretta delle attività economiche, in modo da minimizzare le richieste documentali e la valorizzazione di procedure collaborative e di dialogo tra amministrazioni e attività economiche che limitino, ove possibile, l’irrogazione di sanzioni;
- la valorizzazione del ricorso alle tecnologie informatiche nelle attività di controllo.
Il testo prevede, inoltre, un censimento generale dei controlli di competenza delle amministrazioni e una ricognizione su quelli svolti nell’ultimo triennio, da far confluire in un rapporto destinato al Ministro per la pubblica amministrazione al fine di elaborare un quadro di sintesi e di individuare aree di sovrapposizione e duplicazione. Le amministrazioni dovranno anche pubblicare, nella sezione Amministrazione trasparente, l’elenco dei controlli di loro competenza, da aggiornare ogni due anni.
RIFORMA FISCALE – RIORDINO DEL SETTORE DEI GIOCHI
Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111.
Il testo costituisce il quadro regolatorio nazionale della disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia, in particolare quelli a distanza (ovvero quelli che prevedono l’effettuazione del gioco in modalità interattiva attraverso una piattaforma su internet, in tv o al telefono), con esclusione di quelli a rete fisica e delle case da gioco (per le quali resta ferma la disciplina vigente).
Il testo individua i principi, compresi quelli di matrice europea, che regolano il gioco pubblico (tutela dei minori, cura e prevenzione delle ludopatie, contrasto del gioco illegale, tutela dell’affidamento nei rapporti tra Stato e concessionario, utilizzo della pubblicità funzionale alla diffusione del gioco sicuro e responsabile).
Inoltre, si disciplina il rapporto concessorio per i giochi a distanza, con l’individuazione delle varie tipologie di giochi pubblici a distanza con vincite in denaro. Si conferma che l’esercizio e la raccolta a distanza dei giochi pubblici è consentito ai titolari di concessione rilasciata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli all’esito di gara pubblica e si prevede che la durata massima della concessione sia di 9 anni, con esclusione del rinnovo. Sono previsti specifici requisiti (soggettivi, professionali, tecnici, patrimoniali, etc.) e condizioni (piano degli investimenti, iniziative per contrastare il gioco patologico, rilascio di garanzie, versamenti di cauzioni, etc.) che devono essere posseduti dai soggetti che partecipano alla gara pubblica e che devono valere per la durata della concessione. Tra gli obblighi a carico del concessionario vi sono: la tracciabilità dei flussi finanziari connessi al gioco, il versamento di un corrispettivo una tantum di 7 milioni di euro per ogni concessione richiesta e il pagamento di un canone annuo di concessione determinato nella misura del 3% del margine netto del concessionario.
Inoltre, sono introdotte specifiche penali in caso di mancato o ritardato versamento, di ritardo superiore a 30 giorni nella presentazione della documentazione e dell’inadempimento degli obblighi previsti dalla convenzione e sono previste ipotesi di risoluzione consensuale della convenzione.
Si prevede che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli adotti le regole tecniche minime per l’organizzazione, da parte del concessionario, della propria rete telematica e dell’infrastruttura hardware e software di trasmissione dei dati ai fini della gestione della concessione (art. 12) e l’istituzione di un albo per la registrazione dei soggetti che esercitano attività di punti vendita ricariche.
A tutela dei giocatori, si istituisce la Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia, il cui fine principale è individuato nel monitoraggio dell’andamento delle attività di gioco, incluse quelle illecite e non autorizzate, e i relativi effetti sulla salute. Sono individuati i criteri che devono essere rispettati dal concessionario per tutelare e proteggere il giocatore, prevenendo e contrastando il gioco patologico (misure di limitazione e autolimitazione del gioco, messaggi automatici circa la durata del gioco e i livelli di spesa, contenuti informativi sul gioco patologico, monitoraggio dei livelli di rischio, etc.). Inoltre, si stabilisce che il concessionario debba investire una somma pari allo 0,2% dei suoi ricavi netti, comunque non superiore a 1 milione di euro per anno, in campagne informative o iniziative di comunicazione responsabile, secondo temi stabiliti da una apposita Commissione operante presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
Infine, in materia di offerta illegale di gioco, con regolamento del Ministero dell’economia e delle finanze saranno stabilite le modalità per l’esclusione dell’offerta di gioco con vincita in denaro attraverso reti telematiche o di telecomunicazione effettuata da soggetti privi di concessione; di concerto con la Banca d’Italia, le modalità per impedire ai prestatori di servizi di pagamento la gestione di operazioni a favore o per conto di soggetti privi di concessione; misure informatiche per l’individuazione dei siti di offerta di gioco a distanza non legale.
L’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di Finanza saranno incaricate di pubblicare le liste dei siti di offerta legale di gioco a distanza e quelle dei siti il cui accesso è inibito. Si prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 30.000 euro a 180.000 euro, in
caso di violazione, da parte degli operatori telefonici o dei prestatori di servizi di pagamento dell’obbligo di inibire l’uso, rispettivamente, delle reti telematiche e di telecomunicazione o dei servizi di pagamento imposto dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
SOSTEGNO ALL’UCRAINA
Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina (decreto-legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della difesa Guido Crosetto, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.
Previo atto di indirizzo delle Camere, il testo proroga, fino al 31 dicembre 2024, l’autorizzazione già prevista dall’articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite.
CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE
Disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che modifica il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante il Codice delle comunicazioni elettroniche (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che modifica il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante il Codice delle comunicazioni elettroniche.
Il testo aggiorna e adegua le disposizioni vigenti all’evoluzione, veloce e incisiva negli ultimi anni, della tecnologia relativa ai servizi di comunicazione elettronica (connessione 5G), in particolare l’innovazione e la realizzazione delle infrastrutture digitali (ripetitori per le connessioni 5G; cavi in fibra ottica), sostenute anche dal PNRR. A tal fine sono apportati correttivi anche alle disposizioni procedurali in un’ottica di semplificazione e riduzione dei tempi burocratici.
TESTO UNICO DEI SERVIZI DI MEDIA AUDIOVISIVI
Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il testo unico dei servizi di media audiovisivi (TUSMAV) (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il testo unico dei servizi di media audiovisivi (TUSMAV).
Le nuove norme integrano il TUSMAV allineandolo alle modifiche apportate alla normativa europea di riferimento, determinate dalla rapida evoluzione tecnologica del settore dei media e dei servizi digitali. Si estende la disciplina vigente a tutti i fornitori di servizi di media, sia audiovisivi che radiofonici, incluse le piattaforme per la condivisione sui social media di audio e video. In particolare, le integrazioni apportate riguardano: l’introduzione delle definizioni necessitate dallo sviluppo tecnologico; il rafforzamento della tutela degli utenti, con particolare attenzione alla sicurezza dei minori; l’incremento dell’alfabetizzazione mediatica e digitale; la revisione dei poteri di vigilanza e sanzionatori dell’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM).
RATIFICHE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti atti internazionali relativi alla cooperazione nel settore marittimo.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo, fatto a Madrid il 21 gennaio 2008 (disegno di legge)
Il Protocollo mira a realizzare forme di coordinamento istituzionale tra autorità nazionali e organismi regionali e locali, anche in materia di pianificazione e programmazione, favorendo un approccio globale volto a promuovere il benessere economico e sociale delle zone costiere, tenendo conto allo stesso tempo della fragilità dei relativi ecosistemi. Le norme hanno l’obiettivo di agevolare lo sviluppo sostenibile delle zone costiere e di preservarle a vantaggio delle generazioni presenti e future; di garantire l’utilizzo sostenibile delle risorse idriche; di assicurare la conservazione dell’integrità degli ecosistemi, dei paesaggi e della geomorfologia del litorale; di prevenire e ridurre l’effetto dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici; di assicurare la coerenza delle iniziative pubbliche e private che hanno effetti sull’utilizzo delle zone costiere.
Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per il controllo e la gestione delle acque di zavorra e dei sedimenti delle navi, fatta a Londra il 13 febbraio 2004 (disegno di legge)
La finalità della Convenzione è di prevenire, ridurre al minimo ed eliminare i rischi per l’ambiente, la salute umana, i beni e le risorse causati dal trasferimento di organismi acquatici nocivi e di agenti patogeni, grazie al controllo e alla gestione delle acque di zavorra e dei sedimenti delle navi (ossia le acque e il particolato introdotti a bordo di una nave per controllarne l’assetto longitudinale e trasversale, il pescaggio, la stabilità o le sollecitazioni cui è soggetta la nave stessa). La Convenzione, in particolare, prevede che, ai fini del rilascio in mare delle acque di zavorra, siano rispettati degli standard ben precisi e che per ogni nave di stazza lorda al di sopra di 400 tonnellate sia stabilito un apposito piano per la gestione ed il trattamento di tali acque.
CODICE DELLA NAVIGAZIONE – DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ORMEGGIO
Modifiche al Regolamento per l’esecuzione del Codice della navigazione, in materia di disciplina del servizio di ormeggio, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328 (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al Regolamento per l’esecuzione del Codice della navigazione, in materia di disciplina del servizio di ormeggio, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328.
Il testo disciplina il servizio di ormeggio attraverso disposizioni volte a una maggiore professionalizzazione della categoria degli ormeggiatori – iscritti nell’apposito registro, previa procedura concorsuale – dando, altresì, attuazione alla mobilità della suddetta categoria nei casi di esubero sulla base delle esigenze dei porti (traffico, dimensione, collocazione geografica).
DISPOSIZIONI APPROVATE IN ESAME DEFINITIVO
Il Consiglio dei ministri, su proposta dei ministri competenti, ha approvato in esame definitivo i seguenti provvedimenti:
- Delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria e di autorizzazioni di polizia (decreto legislativo – esame definitivo) (Presidenza – Pubblica amministrazione – Riforme istituzionali e semplificazione normativa – Disabilità – Salute – Interno – Turismo)
- Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale (decreto legislativo – esame definitivo) (Economia e finanze)
- Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari (decreto legislativo – esame definitivo) (Economia e finanze)
- Regolamento concernente i compiti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in materia di minori stranieri non accompagnati, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo) (Presidenza, Lavoro e politiche sociali)
I testi tengono conto dei pareri eventualmente espressi dalle competenti Commissioni parlamentari o dalle Conferenze Stato-regioni o unificata.
ONORIFICENZE
Determinazione del numero massimo delle onorificenze da conferire nell’anno 2024 (decreto del Presidente della Repubblica)
Il Consiglio dei ministri è stato sentito dal Presidente Giorgia Meloni in merito alla determinazione del numero massimo delle onorificenze da conferire nell’anno 2024. È stata quindi confermata la determinazione del 2023, con un numero di onorificenze pari a 3.500 unità, ripartite nelle cinque classi (Cavaliere di Gran Croce n. 20, Grande ufficiale n. 80, Commendatore n. 300, Ufficiale n. 500, Cavaliere n. 2.600).
CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Il Consiglio dei ministri ha autorizzato il Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a esprimere il parere favorevole del Governo in merito alle ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL):
- del personale del comparto Istruzione e ricerca – Periodo 2019-2021, sottoscritta dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria il 14 luglio 2023;
- dell’area Sanità, triennio 2019-2021, sottoscritta dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria il 28 settembre 2023.
NOMINE
Il Consiglio dei ministri ha deliberato:
- su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la proroga dell’incarico di Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell’Italia, quale Paese d’onore, alla Fiera del libro di Francoforte del 2024, conferito al dott. Mauro Mazza, ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
- su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la proroga dell’incarico di Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge 14 aprile 2023, n. 39, conferito al dott. Nicola Dell’Acqua con DPCM 4 maggio 2023;
- su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, l’avvio della procedura per il conferimento all’avvocato Gabriele Fava dell’incarico di Presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale – INPS;
- su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, l’avvio della procedura per il conferimento al professor Fabrizio D’Ascenzo dell’incarico di Presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione nazionale contro gli infortuni sul lavoro – INAIL;
- su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il conferimento delle funzioni di Direttore generale per la cooperazione allo sviluppo al ministro plenipotenziario Stefano Gatti, di Direttore generale per la promozione del sistema Paese al ministro plenipotenziario Mauro Battocchi e delle funzioni di Direttore Generale per la mondializzazione e le questioni globali all’Ambasciatrice Nicoletta Bombardiere;
- su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Lucio Demichele, in qualità di “Political Advisor of the EU Special Representative for the Gulf Region” a Bruxelles, presso il Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per i Paesi del Golfo nell’ambito del Servizio Europeo di Azione Esterna (SEAE);
- su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Gabriele Altana presso il Ministero della salute, in qualità di Consigliere diplomatico del Ministro;
- su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la promozione a generale di corpo d’armata dei generali di divisione del ruolo normale dell’Arma dei carabinieri Marco Minicucci, Massimo Mennitti, Aldo Iacobelli e Fabrizio Parrulli;
- su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la conferma del Generale di Corpo d’armata del ruolo normale delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio, trasmissioni dell’Esercito, Antonio Vittiglio, nell’incarico di Direttore generale per il personale militare del Ministero della difesa;
- su proposta del Ministro del turismo Daniela Santanché, il conferimento dell’incarico di Segretario generale del Ministero, ai sensi dell’articolo 19, commi 3 e 8, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, alla dottoressa Barbara Casagrande, dirigente dei ruoli del Ministero;
- su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per le politiche per le imprese e incarico ad interim di Capo del Dipartimento mercato e tutela al dottor Amedeo Teti, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie alla dottoressa Eva Spina, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero e il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per i servizi interni, finanziari territoriali e di vigilanza al dottor Benedetto Mineo, dirigente della Regione Siciliana;
- su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale al dottor Giuseppe Blasi, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela, della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari al dottor Felice Assenza, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero e il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica al dottor Marco Lupo, ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
- su proposta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale alla dott.ssa Loredana Gulino, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero delle imprese e del made in Italy (con collocamento in posizione di comando), il conferimento dell’incarico di Capo Dipartimento energia al dott. Federico Boschi, estraneo all’amministrazione e il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento sviluppo sostenibile all’ingegnere Laura D’Aprile.
NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato le nomine e il movimento di prefetti di seguito specificato.
- dott. Vincenzo Callea è destinato a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per la difesa civile e le politiche di protezione civile presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, cessando dalla posizione di fuori ruolo con incarico di Componente del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana
- dott. Enrico Gullotti, da Savona, è collocato fuori ruolo ai fini del conferimento dell’incarico di Componente del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana
- dott. Carlo De Rogatis, da Ascoli Piceno, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Savona
- dott. Sante Copponi, da Matera, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Ascoli Piceno
- dott.ssa Cristina Favilli, nominata Prefetto, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Matera
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato trentasei leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare:
- la legge della Regione Sardegna n. 9 del 23/10/2023, recante “Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie” in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di ambiente e paesaggio, di ordinamento civile, di ordine pubblico e sicurezza, di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, di tutela della salute, di coordinamento della finanza pubblica, di governo del territorio ed assetto territoriale, violano gli articoli 9 e 117, primo e secondo comma, lett. h), l) ed s), 117, terzo comma e 133, secondo comma, della Costituzione;
- la legge della Regione Puglia n. 27 del 10/11/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2022, n. 28 (Norme in materia di incentivazione alla transizione energetica)” in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di energia, violano l’articolo 117, terzo comma della Costituzione, oltre a porsi in contrasto con il principio del legittimo affidamento, in violazione degli articoli 3, 41 e 97 della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato di non impugnare:
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 14 del 27/10/2023, recante “Misure finanziarie multisettoriali”;
- la legge della Regione Lazio n. 16 del 27/10/2023, recante “Rendiconto generale della regione Lazio per l’esercizio finanziario 2022”;
- la legge della Regione Piemonte n. 28 del 26/10/2023, recante “Misure urgenti di adeguamento delle disposizioni regionali”;
- la legge della Regione Piemonte n. 29 del 26/10/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 in materia di luoghi storici del commercio”;
- la legge della Regione Umbria n. 15 del 30/10/2023, recante “Modificazioni e integrazioni di leggi regionali – Norma di abrogazione”;
- la legge della Regione Emilia-Romagna n. 15 del 06/11/2023, recante “Partecipazione alla fondazione cineteca di Bologna”;
- la legge della Regione Lazio n. 17 del 03/11/2023, recante “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022. Variazioni al bilancio di previsione finanziario 2023-2025 per l’adeguamento alle risultanze del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022”;
- la legge della Regione Lazio n. 18 del 03/11/2023, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e successive modifiche. Disposizioni varie”;
- la legge della Regione Sardegna n. 12 del 06/11/2023, recante “Riconoscimento, valorizzazione e sostegno del caregiver familiare”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 47 del 26/10/2023, recante “Riconoscimento di Castelli come “Città della Ceramica artigianale Abruzzese” e valorizzazione e promozione dei Musei Paparella Treccia di Pescara, della Collezione “G. Acerbo” di Loreto Aprutino e del Museo Costantino Barbella di Chieti”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 48 del 08/11/2023, recante “Disposizioni in materia di tumulazione degli animali da affezione”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 49 del 08/11/2023, recante “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. Pagamento in favore della società ECHOES Srl per fornitura di servizi sanitari”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 50 del 08/11/2023, recante “Disposizioni per la valorizzazione dell’artigianato artistico”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 51 del 08/11/2023, recante “Norme per l’attuazione dell’articolo 52 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101 (Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117) e s.m.i.”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 52 del 08/11/2023, recante “Istituzione e disciplina della “Giornata Ecologica Regionale””;
- la legge della Regione Abruzzo n. 53 del 08/11/2023, recante “Disposizioni a sostegno degli interventi di miglioramento sismico ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio sul territorio regionale”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 54 del 08/11/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 12 gennaio 2018, n. 2 (Legge organica in materia di sport ed impiantistica sportiva)”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 55 del 08/11/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 1° febbraio 2023, n. 6 (Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 della Regione Abruzzo (Legge di stabilità regionale 2023)) e ulteriori disposizioni”;
- la legge della Regione Liguria n. 18 del 02/11/2023, recante “Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) – anno 2023”;
- la legge della Regione Piemonte n. 30 del 03/11/2023, recante “Disciplina dei servizi educativi per l’infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni”;
- la legge della Regione Piemonte n. 31 del 08/11/2023, recante “Ulteriori modifiche alla legge regionale 28 settembre 2012, n. 11 (Disposizioni organiche in materia di enti locali)”;
- la legge della Regione Toscana n. 40 del 31/10/2023, recante “Concessione a scopo di pesca dilettantistica alle associazioni dei pescatori. Modifiche alla l.r. 7/2005”;
- la legge della Regione Veneto n. 28 del 10/11/2023, recante “Variazione al bilancio di previsione 2023-2025 della Regione del Veneto”;
- la legge della Regione Puglia n. 26 del 10/11/2023, recante “Nuova disciplina in materia di tirocini extracurriculari”;
- la legge della Regione Puglia n. 28 del 10/11/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 21 marzo 2023, n. 1 (Legge in materia di foreste e filiere forestali e disposizioni diverse) e disposizioni diverse”;
- la legge della Regione Basilicata n. 37 del 15/11/2023, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 dell’Ente di gestione del Parco naturale regionale del Vulture”;
- la legge della Regione Basilicata n. 38 del 15/11/2023, recante “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022 dell’Ente di gestione del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano”;
- la legge della Regione Basilicata n. 39 del 15/11/2023, recante “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022 dell’Agenzia di Promozione Territoriale – APT”;
- la legge della Regione Basilicata n. 40 del 15/11/2023, recante “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022 dell’Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata (ARLAB)”;
- la legge della Regione Basilicata n. 41 del 15/11/2023, recante “Misure in materia di risorse finanziarie per l’assistenza sanitaria”;
- la legge della Regione Basilicata n. 42 del 15/11/2023, recante “Misure in materia di assistenza sanitaria”;
- la legge della Regione Basilicata n. 43 del 15/11/2023, recante “Disposizioni di integrazione e manutenzione del sistema normativo regionale”;
- la legge della Regione Marche n. 17 del 06/11/2023, recante “Valorizzazione delle De.Co. (Denominazioni Comunali) e istituzione del Registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co.”;
- la legge della Regione Marche n. 18 del 09/11/2023, recante “Iscrizione dei senza dimora all’Anagrafe sanitaria regionale”.