AgenPress – Il cardinale Angelo Becciu, al termine del processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e la compravendita del palazzo di Londra, è stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione. La decisione è stata annunciata questo pomeriggio dal presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Pignatone, alla lettura della sentenza. Becciu, ex sostituto per gli Affari generali ed ex prefetto per le Cause dei santi – carica della quale era stato privato tre anni fa da papa Francesco insieme alle prerogative del cardinalato – era accusato di peculato, abuso d’ufficio e subornazione di testimone. Nei suoi confronti il promotore di giustizia Alessandro Diddi aveva chiesto la condanna a sette anni e tre mesi di reclusione.
“Ribadiamo l’innocenza del cardinale Angelo Becciu e faremo appello”, ha dichiarato il difensore di Becciu, avvocato Fabio Viglione, alla lettura della sentenza. “Rispettiamo la sentenza, ma certamente ricorreremo in appello”.
“C’è profonda amarezza, dopo 86 udienze, nel prendere atto che l’innocenza del cardinale Becciu non è stata proclamata dalla sentenza, nonostante tutte le accuse si siano rivelate completamente infondate. Le prove emerse nel processo, la genesi delle accuse al Cardinale, frutto di una dimostrata macchinazione ai suoi danni, e la Sua innocenza, ci consentono di guardare all’appello con immutata fiducia”, dichiarano in una nota Maria Concetta Marzo e Fabio Viglione, legali del cardinale Giovanni Angelo Becciu. “Nonostante la pronuncia ci amareggi profondamente, abbiamo una solida certezza: il cardinale Becciu, fedele servitore del Papa e della Chiesa, ha sempre agito nell’interesse della Segreteria di Stato e non ha avuto per sé e per i suoi familiari alcun vantaggio”, proseguono gli avvocati. “Rispettiamo la sentenza, leggeremo le motivazioni, ma rimaniamo certi che verrà prima o poi riconosciuta l’assurdità delle accuse contro il cardinale e dunque la verità: Sua Eminenza Becciu è innocente”.