AgenPress – Tra i grandi temi, l’Ucraina non sarà solo protagonista della discussione sull’allargamento al Consiglio Europeo che sarà anche l’occasione per ribadire il nostro comune sostegno comune a Kiev, a 360 gradi.
Così Giorgia Meloni intervenendo in sede di replica in Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
“La propaganda russa, soprattutto in queste settimane, è necessario continuare ad opporci con tutte le nostre forze all’aggressione della Russia, prova a raccontare che la resistenza ucraina è stata un fallimento perché la controffensiva non ha ancora liberato il territorio ucraina e quindi, secondo questa teoria, gli sforzi sarebbero stati inutili, particolarmente quelli mandati dall’Occidente. Secondo questo racconto, meglio sarebbe stato seguire i consigli di chi – ed è capitato anche qui – diceva che Kiev non avrebbe dovuto essere sostenuta perché bene o male si trattava di una scelta inutile, però io penso che questa sia propaganda e che la realtà dice ben altro e dice che siamo arrivati al 656esimo giorno di guerra di quella che invece nelle intenzioni di chi la muoveva, doveva essere un’operazione speciale di tre giorni per annettere l’intero territorio ucraino.
In questi 656 giorni la Russia è riuscita ad invadere solo l’11% del territorio ucraino ed oggi non controlla neppure per intero le quattro regioni che ha dichiarato di aver annesso e questo ad un prezzo ingentissimo di vite, di solfati e in termini di mezzi. Io penso che l’Ucraina abbia già vinto questa guerra perché ha reso impossibile la conquista russa dell’intero territorio nazionale e lo ha fatto grazie ad un’incredibile dimostrazione di coraggio, grazie ad un’incredibile dimostrazione di amor di Patria, ma anche grazie anche al sostegno dei liberi popoli occidentali che non si sono rassegnati ad un futuro in mano ai despoti e ai tiranni.
E lo ha fatto anche grazie alla fermezza di quei leader che non si sono voltati dall’altra parte alla prima difficoltà e che non hanno barattato un consenso facile oggi con la messa repentaglio della libertà dei cittadini domani. Anche per questo è necessario continuare ad opporsi con tutte le nostre forze all’aggressione della Russia, perché la sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa, è la difesa della democrazia e dell’ordine internazionale basato sulle regole passa oggi dalla difesa di Kiev, della sua libertà, della sua sovranità e della sua indipendenza. Per questo, come ho ribadito in ogni sede: noi siamo e resteremo al fianco dell’Ucraina. Questo tema sarà anche una delle priorità nella nostra Presidenza G7 nel 2024.
Chiaramente non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo della pace. Il sostegno a Kiev e la pressione su Mosca [anche attraverso un XII pacchetto sanzionatorio in discussione a Bruxelles] restano finalizzati, in sostanza e soprattutto, a creare le condizioni per un negoziato serio verso una pace giusta, complessiva, duratura, rispettosa della libertà e rispettosa della dignità dell’Ucraina”.