Natale, Codacons: prezzi non scendono nonostante crollo bollette e frenata inflazione

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AgenPress. I prezzi dei prodotti tipici del Natale non scendono, e rimangono ai livelli dello scorso anno, nonostante il crollo delle bollette energetiche e la frenata dell’inflazione. Lo afferma il Codacons che, con l’arrivo nei negozi di tutta Italia dei tradizionali beni natalizi, ha realizzato un primo monitoraggio per capire l’andamento dei listini al dettaglio.

Per panettoni e pandori i prezzi appaiono oggi in linea con quelli dello scorso anno, ma questa non è una certo una buona notizia – spiega l’associazione – Lo scorso Natale, infatti, complice il caro-energia e l’aumento delle materie prime dovuto al conflitto in Ucraina, il Codacons registrò per i due dolci tipici del Natale aumenti medi del +37% su anno, dato poi confermato anche dagli stessi esercenti e produttori. Quest’anno, in assenza dei fenomeni che avevano determinato i precedenti rincari, ci si aspettava una discesa dei listini al dettaglio che purtroppo non c’è stata.

Lo studio del Codacons evidenzia infatti come il prezzo medio di pandori e panettoni industriali classici, al netto di offerte o promozioni dei negozi, sia attualmente compreso tra i 6 e i 7 euro in tutte le catene commerciali, prezzo che sale tra gli 11 e i 13,50 euro per quelli di alta gamma, mentre quelli al cioccolato o farciti alle creme costano in media tra gli 8 e i 9 euro a confezione. Il prezzo di pandori o panettoni a marchio privato del supermercato si attesta invece tra i 3 e i 5 euro.

Per i panettoni artigianali il costo varia tra i 30 e i 35 euro al chilo, ma può arrivare a 55 euro per quelli realizzati dagli chef più noti. Il mercato italiano di panettoni e pandori vale circa 700 milioni di euro annui, per quasi 100.000 tonnellate di dolci natalizi prodotti dai grandi soggetti industriali – ricorda il Codacons.

La vera novità di questo Natale, tuttavia, è l’invasione dei mini-panettoni venduti da negozi e supermercati – analizza l’associazione – Si tratta di confezioni in genere tra gli 80 e i 100 grammi, monoporzioni che costano in media tra 1,80 e 2,5 euro, immesse in commercio già da diverse settimane per spingere i consumatori ad acquistare con largo anticipo il dolce tipico natalizio, ma che in alcuni casi possono avere un costo al kg che supera i 60 euro, in proporzione il doppio rispetto ad un panettone artigianale.

Listini al dettaglio in linea con il 2022 anche per alberi di Natale sintetici, luci e catene luminose, palline e addobbi vari, con i negozi che dopo gli aumenti medi tra il +20% e il +40% applicati lo scorso anno in tale settore, non hanno ritoccato al ribasso i prezzi al pubblico.

A rincarare sensibilmente rispetto allo scorso anno sono invece i cesti natalizi, ossia quelle confezioni contenenti prodotti enogastronomici tipici, sempre più scelte dai consumatori come regalo di Natale per parenti e amici – denuncia il Codacons – Dal monitoraggio condotto dall’associazione, i cesti con prodotti alimentari venduti da negozi e grande distribuzione registrano quest’anno un incremento medio del +16% rispetto al 2022, causato dalla forte crescita dei prezzi nel comparto alimentare, settore dove l’inflazione media acquisita per il 2023 è del +9,9% – conclude l’associazione.

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