AgenPress – I negoziati mediati dal Qatar tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi “sono entrati in crisi”. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz che cita fonti arabe e palestinesi coinvolte nei colloqui. Secondo queste fonti, lo stallo sarebbe dovuto principalmente ma non solo alla richiesta di Hamas di 5 giorni di cessate il fuoco, mentre Israele avrebbe concordato su un massimo di tre.
Un’altra condizione posta da Hamas è che Israele fermi il volo dei droni su Gaza durante il cessate il fuoco in modo da impedire lo svelamento della collocazione degli ostaggi. Altro punto di dissenso è la richiesta di Hamas di consentire libertà di movimento tra il sud e il nord della Striscia. Israele – aggiunge Haaretz – si oppone fermamente a queste richieste, mentre Hamas rifiuta di scendere a un compromesso nel timore di rivelare i suoi metodi operativi e di intelligence sul posto dove sono tenuti gli ostaggi.
“Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l’ingresso degli aiuti di soccorso in tutte le aree della Striscia di Gaza”, ha detto Izzat al-Risheq, membro dell’ufficio politico di Hamas, secondo cui Israele non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza, “ma sta temporeggiando per continuare la sua aggressione e la sua guerra contro civili indifesi”.