AgenPress. I Reparti alle dipendenze del Comando Provinciale di Avellino, agli ordini del Col. Salvatore Minale, al termine di indagini condotte, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica, per le violazioni previste dall’articolo 7 del decreto legge n. 4 del 2019, complessivamente 30 persone fisiche, residenti in Irpinia, per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, per un ammontare complessivo di oltre 520 mila euro. Gli stessi soggetti sono stati, altresì, segnalati agli uffici competenti dell’INPS per il recupero delle somme indebitamente percepite.
Le investigazioni hanno preso avvio da una precedente attività avviata dal Comando Provinciale che si prefiggeva lo scopo di contrastare l’indebita percezione del sussidio del “reddito di cittadinanza” da parte di soggetti che, in particolare, avevano omesso di indicare, sia nella fase di redazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, che in quella di richiesta di partecipazione alla misura sociale, comprese le successive comunicazioni obbligatorie all’INPS, il possesso di valori del patrimonio mobiliare superiori a quelli fissati per legge.
L’analisi ha consentito di individuare, nr. 30 soggetti possessori di quote societarie, per importi superiori a 20.000,00 euro nominali. Attraverso il riscontro di ciascuna Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), venivano confermate le suddette posizioni a rischio, emergendo che gli stessi non avevano indicato nel quadro FC2, Sez. II (altre forme di patrimonio mobiliare) le proprie quote di partecipazione societaria e le frazioni di patrimonio netto ai medesimi attribuibili.