Radicali. Per rispondere agli attacchi del Cremlino, Meloni revochi “per indegnità” le 23 #onorificenze a personaggi russi

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AgenPress – Dopo la “telefonata fake” alla premier fatta il 18 settembre e resa pubblica solo ieri, oggi è la volta della portavoce del ministro degli Esteri, Maria #Zacharova, che non ha di meglio da fare che impartire a #GiorgiaMeloni una lezione sui fascisti italiani di cent’anni fa mentre potrebbe parlarci del regime fascista di cui è portavoce.
Lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino-Segretario Radicali Italiani-Igor Boni-Presidente Radicali Italiani-Giulio Manfredi-Giunta Radicali Italiani.
Il modo migliore che ha Giorgia Meloni per rispondere ai ridicoli attacchi dei megafoni del Cremlino è uno solo: revocare finalmente “per indegnità” le 23 #onorificenze della Repubblica Italiana che dal 2014 sono state assegnate dai governi precedenti (eccetto Draghi) a 18 membri della nomenklatura russa, fra cui il portavoce di Putin, Dmitry #Peskov, e l’attuale ambasciatore russo in Italia, Aleksej #Paramonov. L’anno scorso il governo Draghi aveva già fatto revocare dal presidente #Mattarella altre 14 onorificenze.
Il 4 ottobre scorso abbiamo consegnato nelle mani del capo di gabinetto del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sia l’elenco delle onorificenze ancora da revocare sia una petizione ad hoc per la revoca del l’onorificenza più vergognosa, quella a Dmitry Peskov.
Premier Meloni, se non ora quando?
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