AgenPress. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) accoglie con favore la decisione dell’Egitto di accogliere 81 feriti e malati provenienti dalla Striscia di Gaza per cure.
L’OMS ha lavorato per sostenere il Ministero egiziano della Salute e della Popolazione nella pianificazione e nella creazione di un sistema completo di triage, stabilizzazione ed evacuazione medica, fornendo formazione continua al personale sanitario. L’OMS sta anche lavorando con la Mezzaluna Rossa Egiziana per garantire che i servizi di supporto psicologico ai traumi siano disponibili per i pazienti.
I nostri esperti hanno visitato Al-Arish, visitato le strutture di evacuazione medica e incontrato il personale medico e i paramedici delle ambulanze che hanno ricevuto una formazione avanzata sul supporto vitale. Ci sono 65 ambulanze dotate di funzionalità complete di rianimazione e supporto vitale. Tredici squadre di ambulanze includono medici d’emergenza addestrati oltre a paramedici con formazione avanzata sul supporto vitale.
L’ospedale Al-Arish sarà il principale primo ospedale di riferimento. Dispone di strutture di rianimazione e terapia intensiva completamente attrezzate e di una serie di équipe chirurgiche per gestire lesioni gravi, inclusi traumi gravi e ustioni. Sono inoltre in atto accordi di rinvio agli ospedali di seconda linea in Egitto.
Altre migliaia di persone all’interno della Striscia di Gaza continuano ad aver bisogno dell’accesso a servizi sanitari urgenti ed essenziali a causa della carenza di medicinali, forniture sanitarie e altri aiuti come carburante, acqua e cibo. Tra le persone in grave bisogno figurano migliaia di civili gravemente feriti (molti dei quali bambini); più di 1000 persone che necessitano di dialisi renale per sopravvivere; più di 2000 pazienti in terapia antitumorale; 45.000 persone con malattie cardiovascolari; e più di 60.000 persone con diabete. Questi pazienti devono poter avere un accesso duraturo all’assistenza sanitaria all’interno di Gaza. Gli ospedali e le altre strutture sanitarie devono essere protetti dai bombardamenti e dall’uso militare.
Prima del 7 ottobre 2023, circa 100 pazienti ogni giorno avevano bisogno di accedere a servizi sanitari specializzati al di fuori della Striscia di Gaza a causa della mancanza di servizi sanitari specializzati necessari all’interno di Gaza.
L’OMS chiede un accesso urgente e accelerato agli aiuti umanitari – inclusi carburante, acqua, cibo e forniture mediche – all’interno e in tutta la Striscia di Gaza, e l’accesso per i pazienti ai servizi di riferimento fuori Gaza. In definitiva, l’OMS chiede un cessate il fuoco umanitario per prevenire ulteriori perdite e sofferenze.