AgenPress – Gli articoli della manovra presentata alle Camere, relativi al taglio delle pensioni dei medici e al capitolo sanità, sono immutati rispetto alle bozze circolate sulla stampa negli ultimi giorni.
𝐏𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨, 𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐀𝐍𝐀𝐀𝐎 𝐀𝐒𝐒𝐎𝐌𝐄𝐃 𝐞 𝐂𝐈𝐌𝐎-𝐅𝐄𝐒𝐌𝐄𝐃 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐥𝐚𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐠𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐫𝐞, 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐞.
Nel frattempo, verranno organizzate in tutte le Aziende sanitarie assemblee sindacali nel corso delle quali verrà spiegato ai sanitari in procinto di andare in pensione i gravi danni causati dalla manovra: parliamo di un taglio dell’assegno pensionistico di almeno 50mila persone, che può arrivare fino ai 26.347 euro per ogni anno di pensione, per tutta la vita.
I sindacati inviteranno dunque gli iscritti che hanno maturato i requisiti, e che subiranno una decurtazione maggiore della pensione, a presentare immediatamente la domanda di quiescenza, e di usufruire in questi ultimi giorni di lavoro di tutti i giorni di ferie accumulati nel corso degli anni di servizio.
“Se, con questa manovra, il
#governo intende spingere ulteriormente i medici ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale, daremo con piacere loro una mano.
E quando i pazienti che si recheranno in ospedale troveranno ancora meno professionisti a curarli, sapranno chi ritenere responsabile.
Ma noi, dinanzi a questo ennesimo voltafaccia, non intendiamo restare in silenzio, e siamo costretti ad iniziare un nuovo percorso sindacalemeno disponibile a collaborare con le Istituzioni”.