AgenPress – La Corte d’assise d’appello di Bolzano ha confermato la condanna all’ergastolo a Benno Neumair per il duplice omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair, strangolati il 4 gennaio 2021 e gettati nel fiume Isarco. L’imputato non era presente in aula.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il 33enne uccise prima il padre, di 63 anni, e poi la madre, di 68 anni, rientrata nell’abitazione di famiglia in un secondo tempo. Durante le indagini per la scomparsa dei due coniugi, Benno mise anche in atto alcuni tentativi di depistaggio, cercando di lavare l’auto e chiedendo a una giovane di Ora di raccontare che la sera del delitto si trovavano assieme e avevano fumato della marijuana.
Benno Neumair è stato condannato in primo grado lo scorso 19 novembre. La richiesta della conferma della condanna è stata formulata dalla procuratrice generale della Corte d’Appello, Donatella Marchesini.
La Corte d’assise d’appello ha rigettato le richieste avanzate dagli avvocati della difesa, Angelo Polo e Flavio Moccia, di assoluzione per non imputabilità o il riconoscimento della seminfermità previa esclusione dell’aggravante della premeditazione per l’omicidio della madre, la riqualificazione del reato di distruzione di cadavere in occultamento e il riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti i reati.
Lo scorso settembre la Corte aveva respinto anche l’istanza di rimettere alla Consulta la questione di legittimità sull’esclusione del rito abbreviato, assieme alla domanda dell’imputato di intraprendere un percorso di giustizia riparativa con la sorella e le zie. Benno confessò di aver ucciso i genitori strangolandoli con una corda in seguito al ritrovamento del cadavere della madre, a inizio febbraio del 2021. Il corpo di Laura Perselli venne recuperato nelle acque dell’Adige a sud di Bolzano all’incirca un mese dopo l’omicidio. Il corpo del padre, Peter, fu invece ritrovato solo alla fine del mese di aprile 2021, all’altezza di Ravina, oltre 60 chilometri più a valle.