AgenPress – Le Nazioni Unite hanno espresso oggi preoccupazione per “i crimini di guerra che si stanno commettendo” nel conflitto tra Israele e Hamas. “Siamo preoccupati che si stiano commettendo crimini di guerra. Siamo preoccupati per la punizione collettiva degli abitanti di Gaza in risposta agli atroci attacchi di Hamas, che costituiscono anch’essi crimini di guerra”, ha detto la portavoce dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite Ravina Shamdasani in una conferenza stampa a Ginevra.
“La punizione collettiva inflitta da Israele all’intera popolazione di Gaza deve cessare immediatamente”, ha aggiunto il portavoce, denunciando anche l’uso di esplosivi ad ampio raggio in aree densamente popolate.
“Nessun posto è sicuro a Gaza. Costringere le persone ad evacuare in queste circostanze… e mentre sono sotto completo assedio solleva serie preoccupazioni per i trasferimenti forzati, che costituiscono un crimine di guerra”, ha aggiunto la portavoce. Che ha fatto anche appello alla liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas: “Gli attacchi indiscriminati da parte di gruppi armati palestinesi, compreso il lancio di razzi non guidati contro Israele, devono finire”.
Questi gruppi armati palestinesi, ha detto Shamdasani, “devono rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i civili catturati e ancora detenuti”, nel ricordare che anche il sequestro di ostaggi “costituisce un crimine di guerra”. Alla domanda se si possa parlare di un genocidio in corso contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, la portavoce ha sottolineato che non spetta all’Alto Commissario decidere. “La qualificazione di altri crimini deve essere effettuata da un tribunale come parte di una procedura indipendente”, ha risposto. La Corte penale internazionale ha aperto un’indagine formale nel 2021 sui territori palestinesi, compresi presunti crimini commessi dalle forze israeliane, Hamas e altri gruppi armati palestinesi.