Agenpress. “Dal Consiglio Europeo nessuna risposta concreta ma ulteriori rinvii. Il generico riferimento ad un controverso fondo per la ripresa ancora da definire non può essere di certo considerato un successo. L’Italia torna a mani vuote dopo un’ennesimo nulla di fatto. L’unica certezza è rappresentata dalla trappola del Mes, un prestito irricevibile condizionato prima o poi all’adozione di misure ‘lacrime e sangue’.
Per far fronte alla fase drammatica che sta vivendo l’intero continente europeo serve un’immissione straordinaria di liquidità per erogare somme a fondo perduto a imprese e lavoratori colpiti duramente dal lock down. Mentre l’Europa dei burocrati perde tempo a dibattere degli strumenti, le imprese chiudono bruciando milioni di posti di lavoro. E’ ora di invertire la rotta e difendere gli interessi dei popoli da questa Europa delle banche e della finanza speculativa”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle proposte formulate al termine del Consiglio Europeo.