AgenPress – “Tenendo conto del fatto della pulizia etnica, della fame e dello sfollamento forzato, dovrebbero essere fatti grandi sforzi affinché gli armeni del Nagorno-Karabakh possano ritornare nel loro paese, se realisticamente esiste questa possibilità.
Lo ha affermato il primo ministro armeno Nikol Pashinyan in un’intervista al giornalista del Wall Street Journal Yaroslav Trofimov.
Alla domanda sul futuro dei 100.000 armeni che hanno dovuto lasciare il Nagorno-Karabakh, Nikol Pashinyan ha risposto: ”C’è un futuro a breve termine, c’è un futuro a medio termine e c’è un futuro a lungo termine. Nel breve termine, il nostro compito è soddisfare i bisogni più urgenti dei nostri connazionali diventati rifugiati. A medio termine vogliamo che abbiano opportunità di vita dignitose. Il nostro approccio è che se non hanno l’opportunità o il desiderio di tornare nel Nagorno-Karabakh, dovremmo fare di tutto affinché rimangano, vivano e creino nella Repubblica di Armenia.”
“Il loro futuro dipende in gran parte da quale proposta farà loro l’Azerbaigian, o da quale posizione assumerà, o da quali condizioni creerà l’Azerbaigian. E a questo proposito, la comunità internazionale lo incoraggerà e cosa sosterrà? Tenendo conto del fatto della pulizia etnica, della fame e dello sfollamento forzato, dovrebbero essere fatti grandi sforzi affinché gli armeni del Nagorno-Karabakh abbiano il desiderio di ritornarvi, se realisticamente esiste questa possibilità. Ci sono domande che possono arrivare anche a una dozzina. La prima è quanto realisticamente esiste questa possibilità e, se esiste, fino a che punto le persone si fideranno di questa possibilità? Sono questioni molto serie e profonde.”