AgenPress. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che ha deciso di non rinnovare il taglio dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia perché non ha funzionato.
“Vero! Anzi verissimo! Peccato che funzionerà ora!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Siamo stati i primi in Italia a denunciare che il taglio dell’Iva non aveva funzionato, ben prima della presidente Meloni e della Commissione di Allerta rapida dei prezzi: Lo abbiamo fatto appena sono giunti i dati Istat dell’inflazione di gennaio 2023. Questo perché i commercianti si sono tenuti i soldi e non hanno ridotto i prezzi. Peccato che invece ora il rialzo dell’Iva sarà traslato sui consumatori finali. Ce lo insegnano i precedenti storici. Insomma, è il solito problema di due pesi e due misure: commercianti restii a traslare i benefici fiscali sui consumatori finali ma certo non avvezzi a ridurre i loro profitti e a pagare le imposte degli altri” prosegue Dona.
“Se a questo aggiungiamo che a settembre gli Alimenti per bambini sono aumentati già del 14,4% su settembre 2022, collocandosi al nono posto della top dei rincari annui, il quadro si completa. E per fortuna il Governo voleva incentivare la natalità” conclude Dona.
Tabella: Top 10 rincari annui di settembre 2023
N | Prodotto | Rincari annui di settembre |
1 | Olio di oliva | 42 |
2 | Voli nazionali | 41,7 |
3 | Zucchero | 38,4 |
4 | Patate | 25,9 |
5 | Pacchetti vacanza – nazionali | 19,2 |
6 | Riso | 18,4 |
7 | Autocaravan, caravan e rimorchi | 15,6 |
8 | Beni durevoli per ricreazione all’aperto | 14,6 |
9 | Alimenti per bambini | 14,4 |
10 | Bibite analcoliche | 14,1 |
11 | Vegetali freschi o refrigerati diversi da patate e altri tuberi | 13,9 |