AgenPress. “L’obiettivo fondamentale del Governo è riuscire ad attrarre sempre più talenti, sia che decidano di tornare nel nostro Paese sia, e non è meno importante, di arrivarci per la prima volta. Senza dimenticare chi sceglie di restare”. Per questo “forse non dovremmo parlare più di ‘fuga dei cervelli’ né di “impatriati”, definizioni fuorvianti. Solo così avremo un’Italia più aperta e più forte”.
Lo scrive il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, in un articolo pubblicato dal quotidiano Domani.
Commentando la decisione del Governo di limitare il vantaggio fiscale per i lavoratori che decidono di tornare in Italia dopo un periodo all’estero o arrivare nel nostro Paese per la prima volta Bernini aggiunge: “Su mia insistenza è stato stabilito di mantenere invariato il bonus per il rientro di professori e ricercatori che continueranno a pagare le tasse solo sul 10% dello stipendio, lasciando il restante 90% esente.
Una scelta strategica in cui credo e che ho inteso difendere. Continuare ad affermare che il Governo sia nemico dei cervelli in fuga e assuma misure ostili al loro rientro è una presa di posizione legittima, ma basata su dati di fatto inesatti”.