AgenPress – “Aumenteremo i nostri attacchi, minimizzeremo il rischio per le nostre truppe nelle prossime fasi della guerra e intensificheremo gli attacchi, a partire da oggi”.
Lo ha detto sabato il portavoce dell’IDF Daniel Hagari. Alla domanda se Israele abbia fermato un’operazione di terra a Gaza a causa della pressione degli Stati Uniti, Hagari ha detto che l’esercito israeliano lancerà un’operazione del genere quando le condizioni per l’esercito saranno ottimali.
L’IDF ha continuato a condurre attacchi aerei nell’ultimo giorno, ha detto Hagari. “Il nostro sforzo principale a Gaza è eliminare i terroristi, e soprattutto quelli coinvolti nel massacro di sabato due settimane fa”, ha detto, riferendosi all’attacco a sorpresa effettuato da Hamas , che secondo funzionari israeliani ha ucciso più di 1.400 persone.
“Continuiamo a distruggere obiettivi terroristici in vista della prossima fase della guerra e ci concentriamo sulla nostra preparazione per la fase successiva”, ha aggiunto.
Hamas controlla la Striscia di Gaza, l’enclave costiera che ospita più di 2 milioni di palestinesi. Gaza è attanagliata da una crisi umanitaria sempre più profonda , con un assedio israeliano che ha bloccato l’accesso alle risorse critiche e attacchi aerei che hanno ucciso almeno 4.385 persone dal 7 ottobre, secondo il Ministero della Sanità di Gaza.
Israele ha detto a oltre 1 milione di persone di lasciare il nord della Striscia di Gaza mentre si prepara per le prossime fasi della guerra con Hamas. Sabato il capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane ha detto ai comandanti dell’IDF che i militari “entreranno nella Striscia di Gaza”.
L’IDF si sta concentrando “sugli obiettivi che abbiamo a Gaza, poiché sono stati fissati dal governo e dovranno essere raggiunti”, ha detto Hagari. “Allo stesso tempo, guardiamo a tutte le minacce in Medio Oriente.”
“Se ci saranno sviluppi, ci adatteremo. Tuttavia, il nostro focus è Gaza”, ha aggiunto, quando gli è stato chiesto del potenziale di un ulteriore fronte contro Hezbollah, il gruppo paramilitare che ha avuto uno scontro a fuoco con le forze israeliane nel conflitto Israele-Libano.