Agenpress – La sparatoria è avvenuta poco prima delle 17 davanti alla Questura di Trieste. Secondo una prima ricostruzione, due uomini erano stati condotti in questura per degli accertamenti: uno dei due, dopo aver chiesto di andare in bagno, avrebbe aggredito un agente ingaggiando una colluttazione con lui e sarebbe riuscito a impossessarsi della sua pistola, con la quale ha esploso dei colpi uccidendo due agenti.
Sembra che l’uomo fosse in compagnia di suo fratello, che è rimasto ferito. Il rapinatore, stando ad alcune testimonianze, sarebbe andato in Questura accompagnato dal fratello. Per ragioni non ancora individuate uno oppure entrambi, avrebbero sfilato la pistola a uno o due agenti, sparando e ferendo due poliziotti, che sono morti poco dopo in ospedale. Altri agenti presenti avrebbero risposto al fuoco e ferito il fratello, che è stato portato in ospedale con una ambulanza. Non è invece chiaro dove si troverebbe il responsabile della rapina che potrebbe essere all’interno della Questura.
I due agenti morti avevano circa 30 anni. Nella sparatoria sarebbero rimasti feriti altri tre agenti e uno dei due fratelli aggressori. Nessuno di questi quattro sarebbe in pericolo di vita.
Il titolare di un locale della zona ha riferito di aver sentito spari provenienti dall’interno della questura e di aver visto pochi istanti dopo un giovane uscire di corsa con in mano un’arma. Quest’ultimo avrebbe provato ad aprire un’auto della polizia parcheggiata lì davanti, ma inutilmente. Subito dopo sono giunti alcuni agenti che lo hanno bloccato.
Il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, ha dichiarato il lutto cittadino in seguito all’uccisione di due agenti nella sparatoria davanti alla Questura.