È la governance la chiave per il successo sostenibile: la crescita raddoppia per le aziende strutturate

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Oltre il 90% del tessuto imprenditoriale italiano è composto da imprese  a conduzione familiare: San Marco Group e The European House Ambrosetti ospitano un confronto sul tema con importanti realtà del Nord Est


AgenPress. Come impostare un CDA che contribuisca in maniera ottimale al successo sostenibile? Come selezionare e valorizzare le esperienze dei Consiglieri Indipendenti? E infine, come favorire, in caso di impresa familiare, un buon equilibrio tra la famiglia e l’azienda? Questi i temi al centro di “Una governance eccellente, pilastro fondamentale per il successo sostenibile: casi ed esperienze a confronto”, l’evento organizzato oggi dal gruppo di consulenza The European House Ambrosetti ospitato da San Marco Group: un confronto di grande attualità, se si considera che le imprese familiari, chiamate a gestire al meglio sia la convivenza generazionale, sia il rapporto famiglia-impresa, rappresentano oltre il 90% del tessuto italiano.

L’incontro, che si è svolto presso il quartier generale di Marcon (VE)  dell’azienda, leader nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia professionale, ha coinvolto i rappresentanti di alcune fra le aziende più importanti del Nord Est: oltre a Pietro Geremia, Presidente e AD di San Marco Group, sono intervenuti Michele Bauli, Presidente dell’azienda dolciaria Bauli S.p.A., Alessandro Lunelli, Owner and Executive Board Member dell’azienda vitivinicola Ferrari F.lli Lunelli S.p.A., Daniel John Winteler, Executive Director e Board Member di The European House Ambrosetti e Luca Petoletti, Partner e Responsabile dell’Area Famiglia-Impresa, che ha presentato dati dai quali emerge la sempre più stringente necessità di una governance ottimale.

Fra il 2011 e il 2020, infatti, le imprese a conduzione familiare hanno mostrato un EBITDA superiore di oltre tre punti percentuali rispetto a quelle industriali, ma non solo. Guardando ai punteggi ESG di 1000 aziende familiari quotate nel mondo, emerge un positivo raffronto tra queste e le aziende non familiari; in base ai rating, tuttavia, la governance, ossia il processo di presa e applicazione delle decisioni, risulta “fanalino di coda”, ed emerge dunque come un tassello su cui occorre lavorare.

“Noi di The European House – Ambrosetti riteniamo che la governance sia il pilastro più importante del successo sostenibile – ha evidenziato Luca Petoletti -. Un sondaggio da noi effettuato su investitori che gestiscono 18.400 miliardi di euro l’ha identificata come secondo elemento più importante in assoluto per valutare se investire in una società non quotata; inoltre, secondo un’altra analisi da noi effettuata, le aziende che si strutturano in termini di governance raggiungono una crescita doppia rispetto alle altre (+34% di ricavi verso il +18%)”.

Proprio la consapevolezza del peso di una governance accorta nell’ottica di trasformare gli obiettivi in risultati ha portato, ad esempio, San Marco Group a strutturare un nuovo CDA con la metà di figure indipendenti di alto profilo. Gli interventi dei relatori si sono concentrati sui pilastri per il successo sostenibile delle imprese: convivenza e continuità generazionale, qualità del vertice, CDA e processi decisionali, organizzazione e managerialità, remunerazione e incentivazione; e, infine, pianificazione e controllo, determinanti per favorire, nel tempo, lo sviluppo sano e durevole delle aziende.

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