Hamas. 22 ostaggi israeliani morti. Incerto il destino degli altri, tra questi due sorelline di 16 e 13 anni

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AgenPress – Il portavoce delle brigate al Qassam Abu Ubaida ha affermato che i bombardamenti israeliani a Gaza hanno causato finora la morte di 22 ostaggi sequestrati il 7 ottobre da Hamas. “La brutale aggressione sionista contro case e abitazioni ha portato finora alla perdita della vita di 22 prigionieri sionisti”, ha detto il portavoce secondo questo scrive nel suo sito web l’emittente tv al Manar degli Hezbollah libanesi filo-iraniani.

Il capo delle relazioni politiche e internazionali di Hamas, Basem Naim, ha dichiarato che “è impossibile” verificare se i 199 civili israeliani presi in ostaggio siano ancora vivi, perché Gaza è sotto pesanti bombardamenti.

“Abbiamo detto a tutti i mediatori che siamo pronti a rilasciare tutti gli ostaggi civili nel momento in cui l’aggressione contro il nostro popolo sarà fermata”, ha detto Naim. Il funzionario di Hamas ha anche avvertito che i continui bombardamenti da parte delle forze israeliane potrebbero mettere a rischio la vita degli ostaggi, e finora ne sono morti nove.

Ci sono due sorelle adolescenti con passaporto britannico tra gli ostaggi,  Noiya, 16 anni, e Yahel, 13, risultano fra le persone disperse in seguito all’assalto dei miliziani al kibbutz di Be’eri dove le due ragazze si trovavano. La loro madre Lianne, nata nel Regno Unito, è stata invece uccisa nell’attacco del 7 ottobre. Le due adolescenti fanno parte dei 10 cittadini britannici dispersi, di cui ha parlato oggi il premier Rishi Sunak riferendo alla Camera dei Comuni sul conflitto in corso in Medio Oriente, mentre sono sei quelli uccisi.

 

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