Agenpress. “C’è la necessità di un intervento urgente per sostenere il mondo del libro, per evitare che dalla crisi esso esca impoverito nel numero degli operatori e nella capacità di creare cultura.
Al governo e al Parlamento spetta l’onere di dimostrare di aver compreso quanto il mondo del libro, prima industria culturale del Paese, sia componente preziosa del tessuto sociale e pietra angolare della cultura nazionale”.
È l’allarme lanciato da Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana degli Editori, in un intervento pubblicato sul sito dell’associazione “Voce libera”.
Levi chiede a nome del settore che nel ‘decreto aprile’ sia inserito “un fondo espressamente dedicato al libro, cioè alla filiera editoriale libraria, in analogia a quanto fatto per il settore del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo”.
A questo, si aggiungono le seguenti misure a sostegno della domanda: “La detraibilità dell’acquisto dei libri così come avviene per altri tipi di consumi; il rifinanziamento della 18App con l’estensione della platea dei nuovi beneficiari; fondi alle biblioteche per l’acquisto di libri; sollievo, tramite credito d’imposta, a spese quali l’acquisto della carta o i canoni d’affitto per le librerie”.