AgenPress. L’Unione europea ha fatto marcia indietro dopo l’annuncio che gli aiuti ai palestinesi erano stati sospesi in risposta all’attacco contro Israele da parte di Hamas.
Oliver Varhelyi commissario UE aveva dichiarato che la Commissione europea stava mettendo sotto revisione tutti i suoi aiuti allo sviluppo per i palestinesi, per un valore di 691 milioni di euro (729 milioni di dollari).
La dichiarazione era stata pubblicata in un post sul sito di social media X affermando che tutti i pagamenti erano stati “immediatamente sospesi”.
L’annuncio ha suscitato imbarazzo tra diversi governi in quanto la Commissione europea non avrebbe l’autorità per prendere una tale decisione. Oltretutto gli aiuti ai palestinesi sarebbero stati discussi martedì in una riunione di emergenza dei ministri degli Esteri dell’UE.
Spagna, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda hanno espresso pubblicamente allarme mentre altri paesi lo hanno fatto ufficiosamente.
“A quanto ci risulta non esiste alcuna base legale per una decisione unilaterale di questo tipo da parte di un singolo Commissario e non siamo favorevoli alla sospensione degli aiuti” – ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri irlandese -.
Dopo il post sui social media del commissario Ue Oliver Varhelyi, la Commissione ha rilasciato una dichiarazione in cui conferma di aver avviato una revisione urgente degli aiuti ma dichiara anche che “poiché non erano previsti pagamenti, non ci sarà alcuna sospensione dei pagamenti”.
Il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha poi contribuito ad aumentare una maggiore confusione quando ha affermato che l’UE non avrebbe sospeso i “pagamenti dovuti” – subito dopo che la Commissione aveva affermato che non erano previsti pagamenti.
La Commissione europea ha rifiutato di spiegare i disaccordi createsi, ma ha chiarito che gli aiuti umanitari – che sono separati dai fondi per lo sviluppo – continueranno.