Meloni, sostegno all’Ucraina rimane immutato. Affrontare conseguenze guerra o rischio stanchezza opinione pubblica

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AgenPress – “Ieri abbiamo avuto una conferenza telefonica con i nostri alleati, in cui ho posto questo problema: inflazione prezzi, energia, migrazione, sono tutte conseguenze del conflitto. Impattando sui cittadini generano una resistenza o rischiano di generare una stanchezza nell’opinione pubblica. Se vogliamo difendere l’Ucraina con forza dobbiamo anche fare attenzione a queste conseguenze”.

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un’intervista a SkyTg24 nell’ambito delle celebrazioni di ‘Sky 20 anni’, confermando la convinzione che “sostenere l’Ucraina è non solo giusto ma anche il modo migliore per difendere l’interesse nazionale”.

“Quello che molti fanno finta di non comprendere che se noi avessimo un’invasione russa dell’Ucraina non ci troveremmo di fronte a uno scenario di pace, ci troveremmo di fronte a una scenario ragionevole di una guerra molto più vicina a casa nostra”.

“Sugli aiuti siamo sempre stati al fianco dell’Ucraina ed è quello che continueremo a fare, chiaramente compatibilmente con, da una parte, le richieste che arrivano, e dall’altra la necessità di non sguarnire o compromettere la nostra sicurezza, ci sta lavorando il ministero della Difesa – ha detto Meloni – Per quello che riguarda il nostro sostegno all’Ucraina rimane immutato, banalmente perché la decisione che il governo ha preso già dall’inizio del suo mandato, e che l’Italia a dir la verità aveva già preso prima, è una scelta di convinzione”.

“Se noi vogliamo difendere l’Ucraina con forza dobbiamo anche fare attenzione a queste conseguenze. Le cito: il tema delle migrazioni che e conseguenza diretta di una guerra ibrida che si combatte con molti strumenti, compreso lo strumento della fame, del grano, e che torna da noi. Per cui quando si parla di gestire il fenomeno della migrazione illegale si sta parlando anche di questo.

“Così come il lavoro che l’Italia ha fatto all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina per diversificare le sue fonti di approvvigionamento energetico – ha proseguito Meloni – abbiamo fatto un ottimo lavoro, l’Europa si dota di una strategia che è quella della transizione verde anche sul tema dell’energia: dopo di che non si può non tenere conto, per esempio nelle nuove regole sul Patto di stabilità, degli investimenti che le Nazioni sono chiamate a fare – difesa, digitale, green, energia – per mantenere l’Europa competitiva e per seguire quella strategia”.

 

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