AgenPress – “L’impegno nella lotta al traffico dei migranti deve unire i Paesi, la collaborazione col sistema Onu è fondamentale. Il presidente Meloni l’ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite. Dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando alla cerimonia, in corso a Palermo, per i vent’anni della Convenzione Onu contro il crimine organizzato.
“La lotta al traffico dei migranti e alla tratta di essere umani è un obbligo di tutti noi che abbiamo ratificato la Convenzione di Palermo: l’applicazione della convenzione è anche una modalità di protezione dei diritti umani. Proteggere i diritti umani dei cittadini delle nostre nazioni, infatti, vuol dire anche criminalizzare e perseguire penalmente le condotte che minano tali diritti”.
“Per Palermo e l’intera Italia questa giornata ha un significato speciale, vorrei rendere omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno dato la vita per la lotta contro il crimine organizzato. Questo aula bunker è un luogo simbolo”.
“Dobbiamo tener conto che la Convenzione di Palermo si trova ad affrontare uno scenario decisamente cambiato rispetto a venti anni fa. Le sue norme, tuttavia, sono ancora estremamente attuali: pensiamo alle previsioni sul segreto bancario, sul riciclaggio; al concetto di sorveglianza elettronica che consente di estendere l’ambito di applicazione alle più recenti tecniche di comunicazioni telematiche; alle disposizioni che prevedono organi investigativi comuni. Noi siamo quindi persuasi che la Convenzione di Palermo possa vivere una stagione di rinnovata centralità”.