AgenPress. “La perdita di potere d’acquisto di stipendi e pensioni impone delle azioni mirate, in maniera tale da ottimizzare le risorse disponibili. Come UGL riteniamo prioritario rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo, partendo dai redditi medio-bassi rivedendo l’attuale meccanismo che, applicandosi in maniera lineare, finisce per penalizzare le fasce immediatamente vicine alle soglie indicate di 25mila e di 35mila euro.
Occorre, inoltre, rendere omogenea la disciplina sui fringe benefits e, al contempo, prevedere una ulteriore agevolazione fiscale per i datori di lavoro che contribuiscono alle spese energetiche ed educative dei dipendenti e delle loro famiglie. Proponiamo, peraltro, di rendere strutturale l’agevolazione fiscale a sostegno degli accordi collettivi di produttività, con un incentivo specifico in caso di introduzione di strumenti di partecipazione dei lavoratori.
È necessario, inoltre, riconoscere un bonus carburanti in favore dei redditi medio-bassi e delle categorie maggiormente esposte ai rincari e adottare ogni misura per ridurre il carico dei maggiori tassi di interesse sui mutui per la prima casa. Il continuo innalzamento dei tassi sta avendo gravi ripercussioni sulle famiglie e le imprese, in molti casi sta vanificando gli interventi degli Stati stessi volti a sostenere l’economia. In vista della Legge di Bilancio auspichiamo una riforma previdenziale equa che proroghi gli strumenti attualmente in essere, magari ampliando la platea di coloro che possono accedere all’Ape sociale, rivedendo le regole per l’accesso ad Opzione donna, fermo restando l’obiettivo di legislatura dell’introduzione di Quota 41”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in occasione dell’incontro tra il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e i sindacati a Palazzo Chigi, in merito agli interventi per calmierare l’inflazione a tutela dei redditi.