AgenPress – “La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolarmente nella zona del Shael. Un quadro difficilissimo tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa. E’ evidente però che l’Europa non può accogliere questa massa enorme di persone”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un video.
Fermare gli arrivi dei migranti “si realizza” con “una missione europea anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi”.
Bisogna poi “verificare in Africa chi ha diritto o meno all’asilo, accogliere in Ue solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali e parallelamente lavorando con investimenti seri allo sviluppo”.
L’Europa “non può accogliere questa massa enorme di persone” che scappa dai paesi africani “particolarmente quando il flusso della migrazione viene gestito da trafficanti senza scrupoli e si muove su rotte illegali”.
“Annuncio che ho scritto alla presidente della commissione europea per chiederle di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo, e per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate. La presidente è sempre stata collaborativa e io non dubito che lo sarà anche stavolta”.
“Il governo italiano ha lavorato fin dal suo insediamento per affrontare questo problema in modo strutturale proponendo l’unica strada che può dare al fenomeno una soluzione duratura. Mentre prima tutto il dibattito in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente e sulle regole della loro distribuzione nei 27 paesi europei noi abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla redistribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del consiglio Ue”.
“Il governo ha lavorato coinvolgendo la Ue a un accordo di collaborazione con la Tunisia che prevede il contrasto ai flussi irregolari da una parte e il sostegno all’economia tunisina dall’altra. Purtroppo però mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione un’altra parte si muoveva nella direzione opposta”, ha aggiunto.
“Ho scritto a Michel (il presidente del Consiglio Ue, ndr) chiedendogli di inserire all’ordine del giorno del consiglio Ue di ottobre la questione migratoria. E’ mia intenzione in quella sede ribadire che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi”.
“Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con cui non si possono fare accordi di dichiarare che non sarebbe un porto sicuro”.
“Nel consiglio dei ministri di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea ovvero 18 mesi” e che “non riguarda i richiedenti asilo per i quali oggi il termine massimo è già di 12 mesi e non sarà modificato”.
“Voglio dare un messaggio chiaro a chi vuole entrare illegalmente in Italia: non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani perché vi chiedono molti soldi, vi mettono su barche che spesso non sono attrezzate per fare quei viaggi e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati. La nostra situazione non consente di fare nulla di diverso”.
“Agli italiani voglio dire che non abbiamo cambiato idea: ci vorrà tempo, molto lavoro, pazienza determinazione ma non abbiamo cambiato idea. Lavoriamo ogni giorno per mantenere l’impegno che abbiamo sottoscritto con voi e lavoriamo in ogni ambito compreso quello di ripristino della legalità e del contrasto all’immigrazione illegale”.
“Stiamo già lavorando al potenziamento dei centri per i rimpatri in modo che chiunque entri illegalmente in Italia sia effettivamente trattenuto in queste strutture per tutto il tempo necessario alla definizione della sua eventuale richiesta di asilo e per la sua effettiva espulsione nel caso sia irregolare, perché altri anni di governi immigrazionisti ci hanno consegnato una situazione per la quale i posti nei centri di permanenza per i rimpatri sono scandalosamente esigui”.