AgenPress – La Commissione europea ha deciso di revocare le restrizioni adottate in aprile, e in scadenza oggi, per le esportazioni di grano, mais, semi di colza e semi di girasole dall’Ucraina sul territorio di Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Lo riferisce lo stesso esecutivo comunitario. Le misure limitavano a soli motivi di transito l’ingresso dei carichi nei cinque Paesi dell’Est, che ne avevano richiesto una estensione fino alla fine dell’anno. In cambio della revoca, l’Ucraina ha accettato di adottare un piano di azione per prevenire eventuali distorsioni del mercato nei Paesi membri confinanti.
L’Ucraina, fa sapere Bruxelles, “ha accettato di introdurre eventuali misure legali – incluso, ad esempio, un sistema di licenze di esportazione – entro 30 giorni per evitare ondate di grano”. A partire da domani e fino ad allora, Kiev “dovrà attuare misure efficaci per controllare l’esportazione” dei prodotti agricoli “al fine di prevenire eventuali turbamenti del mercato nei Paesi membri confinanti”.
I rimedi saranno contenuti in un piano d’azione che l’Ucraina presenterà alla piattaforma entro lunedì 18 settembre. Dal canto suo, Bruxelles si impegna a monitorare la situazione “per poter reagire a eventuali situazioni impreviste” e si asterrà “dall’imporre qualsiasi restrizione fino a quando misure efficaci da parte dell’Ucraina saranno in atto”.
La decisione è destinata a suscitare la reazione delle capitali dell’Est, con Polonia e Ungheria che nelle ore scorse hanno già fatto sapere di voler procedere con una proroga unilaterale delle restrizioni. Voce fuori dal coro la Bulgaria, che ha invece annunciato la revoca del divieto.
Volodymyr Zelensky ha riferito sulla piattaforma X di aver parlato con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ringraziandola per aver revocato le esportazioni agricole di Kiev.
Zelensky ha voluto sottolineare che von der Leyen ha “mantenuto la parola data” e l’ha ringrazia “per aver sostenuto le regole del mercato unico”. Secondo il presidente ucraino “questo è un esempio di come l’Ucraina e l’Ue lavorino insieme in una vera unità e fiducia. Quando le regole vengono seguite e gli accordi vengono rispettati, l’Europa vince sempre”. “È fondamentale che la solidarietà europea operi ora a livello bilaterale. Che i nostri vicini sostengano l’Ucraina in tempo di guerra. Se le loro decisioni dovessero violare la legislazione dell’Ue, l’Ucraina risponderà in modo civile”.