Le associazioni: recluderla al Casteller significa condannare a morte il suo piccolo
AgenPress. Enpa, Leidaa e Oipa impugnano davanti al TAR di Trento il nuovo decreto del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ordina la cattura di F36.
Rinchiudere mamma orsa nella struttura del Casteller, come vorrebbe Fugatti, significa condannare a morte il suo cucciolo. Il piccolo, che ha pochi mesi di vita, è ancora dipendente dalla madre: senza le sue cure non sarebbe assolutamente in grado di sopravvivere in natura.
«La crudeltà di Maurizio Fugatti non ha limiti. Visto che non è ancora riuscito ad ottenere il via libera all’uccisione di un orso, cerca di ottenere quello stesso risultato per via indiretta, privando un povero cucciolo del sostegno e del supporto della sua mamma, senza i quali è spacciato», spiegano Enpa, Leidaa e Oipa.
«Quanto più il presidente della PAT intende continuare nella sua sconsiderata politica persecutoria contro orsi e lupi, tanto maggiore è la nostra determinazione nel contrastarla in tutte le sedi opportune».