AgenPress – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata al Museo delle belle arti di Budapest per partecipare al Demographic Summit. Accompagnata dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, la premier è stata accolta dalla presidente dell’Ungheria, Katalin Novak. Si sono salutati con un abbraccio il primo ministro ungherese Viktor Orban e Meloni.
“Oggi abbiamo un’opportunità importante di discutere di questioni che sono chiave per l’Italia e per tutta l’agenda europea: la famiglia e le sfide demografiche. Fanno parte del cuore della politica del governo italiano, il cui obiettivo primario è avviare un cambiamento sostanziale culturale”, ha detto la presidente del Consiglio.
“Anni fa ho fatto un discorso che mi ha dato popolarità. Ho detto, mi chiamo Giorgia, sono donna, sono madre, sono cristiana e nessuno me lo può togliere. Questo ha provocato degli attacchi, qualcuno ci ha fatto delle canzoni. Ma gli avversari non hanno capito quanto fossero le persone che hanno ritenuto quelle parole buone”.
“Ci sono nazioni più ricche dove nascono meno bambini, dobbiamo mobilitare le risorse per sostenere la famiglia così com’è, l’Ungheria dà un esempio perfetto. Anche il Papa lo ha detto nella sua visita pastorale – ha aggiunto -. L’esempio dell’Ungheria dimostra che le cose possono cambiare se abbiamo il coraggio di fare le scelte e gli investimenti necessari. In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l’occupazione femminile”.
“Obiettivo del nostro governo rimanere in carica per molti anni, cosa inusuale in Italia, a differenza dell’Ungheria. Il nostro governo ha come priorità assoluta il numero di nascite, il sostegno alle famiglie. Per un futuro che sia migliore del presente”.
Serve “una grande battaglia per difendere le famiglie, significa difendere l’identità, difendere Dio e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà”.