AgenPress – La Procura di Brescia si dissocia e “ripudia qualunque forma di relativismo giuridico, non ammette scriminanti estranee alla nostra legge ed è sempre stata fermissima nel perseguire la violenza, morale e materiale, di chiunque, a prescindere da qualsiasi riferimento ‘culturale’, nei confronti delle donne”.
Lo scrive in una nota il procuratore Francesco Prete riguardo l’assoluzione chiesta da un pm per un uomo del Bangladesh accusato di aver maltrattato la moglie in quanto, ha detto in aula, “i contegni di compressione delle libertà morali e materiali (…) sono il frutto dell’impianto culturale e non della sua coscienza”.
“In base alle norme del codice di procedura penale nell’udienza, il magistrato del pubblico ministero esercita le sue funzioni con piena autonomia’ e che sulla scorta dell’ordinamento giudiziario, le conclusioni rassegnate in aula “non possono essere attribuite all’ufficio nella sua interezza, ma solo al magistrato che svolge le funzioni in udienza”.