AgenPress. “Preoccupa l’andamento del Pil nell’eurozona rivisto al ribasso da Eurostat al +0,1% nel II trimestre. È la fotografia di un rallentamento dell’economia europea che allarma per i possibili riflessi sul versante occupazionale.
La frenata della locomotiva tedesca, le preoccupazioni degli investitori per l’economia cinese e la politica monetaria restrittiva della Bce sono campanelli d’allarme che occorre tenere in considerazione dato il possibile rischio di una nuova recessione.
C’è da preoccuparsi se persino una figura molto prudente come l’ex Presidente del Consiglio Draghi arriva a sostenere che scivolare nelle vecchie regole fiscali sarebbe il peggior risultato possibile. In questo senso è condivisibile la linea del Governo Meloni orientata a una riforma del Patto di stabilità che superi la logica fallimentare dell’austerity e consenta di perseguire politiche espansive volte a favorire la crescita”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Eurostat che rivedono al ribasso il Pil dell’Eurozona nel II trimestre 2023.