Unione Naz. Consumatori su taxi e algoritmi aerei

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AgenPress. “Sui taxi ci troviamo di fronte a un altro provvedimento spot del Governo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Ci riserviamo, ovviamente, di esprimere un giudizio finale quando avremo a disposizione un testo, ma a giudicare da quanto finora emerso, sui taxi si tratta o di cose inutili o di un riciclo di cose vecchie. Già oggi i Comuni e le Regioni possono aumentare a piacimento le licenze, peccato che, essendo ostaggi dei tassisti, non lo facciano mai. Insomma, un incremento che resterà sulla carta, o, peggio ancora, d’ora in poi avrà pure un tetto del 20 per cento che attualmente invece non esiste” prosegue Dona.

“Quanto alle licenze di taxi aggiuntive temporanee per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda, è già previsto fin dalla prima lenzuolata Bersani, ossia dal 2006, con il decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, dove fin da allora era previsto, e lo è tuttora, che i Comuni possono rilasciare titoli autorizzatori  temporanei per  fronteggiare  eventi straordinari. Quello che invece servirebbe è eliminare i vincoli territoriali, in modo che sia i tassisti che gli Ncc possano svolgere il servizio dove vogliono, oppure eliminare per gli Ncc l’assurdo obbligo di rientro in rimessa che ancora parzialmente permane nonostante una sentenza della Consulta” aggiunge Dona.

“Insomma, l’unica vera novità del decreto in discussione oggi, lato consumatori, è il principio che gli algoritmi non sempre sono leciti, un’importantissima innovazione, che rischia, tuttavia di non trovare mai applicazione, atteso che il divieto scatterà solo per prezzi tripli a quelli medi e solo per le isole, insomma mai!” conclude Dona.

 

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