VILIPENDIO DEL SENTIMENTO MORALE E GRAVE MANCANZA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DI CHI HA PERSO I PROPRI CARI
AgenPress. Con un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Codacons solleva il tema dei manifesti apparsi nella Capitale, specie negli ultimi tempi, destinati a promuovere alcune agenzie di pompe funebri travalicano il limite dell’ironia e ricorrendo a una forma di pubblicità che viola ogni principio della morale, non rispettando il dolore né di chi ha sofferto né di chi sta soffrendo per la perdita di un proprio caro.
L’Associazione contesta, in questa strategia comunicativa fatta di “black humor” e spregiudicate comparazioni di prezzo (“funerale low cost”) con i concorrenti, un duplice aspetto:
• Un profilo di offesa nei confronti del sentimento comune della morale, la violazione incontrovertibile, senza limiti, della sacralità della morte (ben oltre il semplice senso dell’ironia), come già denunciato da privati cittadini nel corso del tempo (Federico Rosati, un 21enne residente a Guidonia, ha sporto denuncia perché, avendo perso il padre in giovanissima età, “si sente profondamente ferito da tale tipo di pubblicità, la quale” – si legge nell’atto – “offende in maniera incontrovertibile, senza limiti, la sacralità della morte”);
- Un profilo relativo alla pubblicità ingannevole e comparativa a danno delle imprese, rivendicando tali promozioni – attraverso un marketing selvaggio e senza limiti – la possibilità di organizzare “funerali low cost”: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’ambito delle proprie funzioni, tutela però le imprese dalla pubblicità ingannevole fatta da altre imprese stabilendo le condizioni di liceità della pubblicità comparativa diffusa con ogni mezzo.
Il Codacons lancerà nelle prossime ore sul proprio sito una vera e propria petizione affinché venga fermata questa forma di marketing delle pompe funebri – di cattivo gusto e offensiva – centrata intorno al “black humor”.