Pnrr. Fitto, nessun taglio su asili nido, 900 mln aggiuntivi. E ai sindaci dico: ai sindaci, non c’è nessun definanziamento

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AgenPress – “Venerdì la Commissione Ue ha dato il via libera alle proposte che il governo ha messo in campo sia relativamente all’approvazione della terza rata con modifiche che alla quarta. E’ stato un lavoro molto complesso e articolato” su cui c’è stato un “apprezzamento pubblico da parte di molti esponenti Ue. Il coordinamento e il confronto costante con l’Ue sta producendo dei risultati positivi”. Lo ha detto il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, nelle comunicazioni alla Camera sulla revisione complessiva degli investimenti del Pnrr. “Non considero positiva la costruzione di una polemica su questi obiettivi”.

“Abbiamo ascoltato per giorni, e di questo sono dispiaciuto e deluso, della responsabilità di questo governo sul fronte degli asili nido. Questo è surreale. Noi nell’ambito degli asili nido abbiamo lavorato per individuare soluzioni e modificare gli obiettivi intermedi e abbiamo individuato 900 milioni aggiuntivi per un nuovo bando che dà una risposta su questa direzione. Altro che tagli”.

Si sta avviando “una fase che completerà il suo iter entro il 2023 e ci consentirà di ricevere 35 miliardi che è l’intera somma prevista”, ha detto ancora  riferendosi alle risorse complessive della terza e quarta rata.

“Gli interventi previsti all’interno del Pnrr vanno avanti regolarmente. Non c’è nessuna interruzione rispetto a tutto ciò che è previsto. Le nuove misure individuate non saranno oggetto di definanziamento, andranno avanti regolarmente”, ha aggiunto: il governo sta “garantendo il finanziamento per tutti gli interventi, perché gli interventi restano garantiti. Lo dico ai sindaci, a chi ha immaginato scenari catastrofici. Saranno oggetto di un confronto con l’Ue”.

“La narrativa che è quella di immaginare un governo intento a definanziare interventi utili per il Paese solo per uno spirito di irresponsabilità è una narrativa che non accettiamo sia perché non è vera sia perché sarebbe paradossale solo raccontarla. In questi giorni letto numerosissime dichiarazioni in questo senso”.

“Complessivamente il governo a fronte di 63 riforme e 235 tra investimenti e subinvestimenti per un totale di 298 misure propone delle modifiche che riguardano 144 di queste misure”, ha detto ancora sulla revisione complessiva degli investimenti del Pnrr. “Ci sono diverse tipologie di modifiche che vengono proposte, le prime sono di carattere tecnico per correggere errori formali e dubbi formali e dubbi interpretativi che se non corretti ora rischiano di creare problemi nella parte finale. Una seconda parte, anche alla luce di dati oggettivi come l’aumento dei prezzi delle materie prime, propone uno degli spostamenti di risorse proposti dai singoli ministeri”, ha detto Fitto.

“Infine c’è una valutazione su 9 misure per le quali noi non stiamo dicendo quello che spesso ascolto, che revochiamo in finanziamento. Se così fosse – ha puntualizzato – non solo saremmo degli irresponsabili ma non avremmo capito nulla: abbiamo sviluppato una valutazione di merito sulle singole misure che è oggetto di un lavoro dettagliato e frutto dell’esperienza della terza e quarta rata”.

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