AgenPress. Il caso del Colosseo, con l’Antitrust che ha aperto una istruttoria sulla vendita dei biglietti di accesso, è l’ennesima dimostrazione che in Italia l’odioso fenomeno del “secondary ticketing” prosegue senza sosta.
Lo afferma il Codacons, commentando l’indagine avviata dall’autorità per la concorrenza.
“I biglietti di concerti ed eventi, ma anche quelli di ingresso ad importanti siti culturali come il Colosseo, spariscono a tempo di record dai canali ufficiali per comparire sui siti secondari a prezzi maggiorati, raggiungendo in alcuni casi livelli astronomici – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un fenomeno che crea danni economici da centinaia di milioni di euro all’anno agli utenti e che le norme finora introdotte non hanno saputo arginare”.
“Per questo chiediamo al Governo di introdurre nuove disposizioni in grado non solo di bloccare il “secondary ticketing”, ma anche di sanzionare in modo pesantissimo quei siti che, ricorrendo a sofisticati sistemi automatici, fanno sparire i biglietti dai canali ufficiali per rivenderli poi a prezzi maggiorati” – conclude Rienzi.