AgenPress – “Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio”. Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde parlando al forum dell’istituto centrala a Sintra (Portogallo). “L’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno”.
“E’ improbabile che nel prossimo futuro la banca centrale sia in grado di dichiarare con assoluta certezza che il livello massimo dei tassi sia stato raggiunto. Le decisioni della nostra politica monetaria devono essere infatti definite di volta in volta a ogni riunione e continuare a essere guidate dai dati” ha detto ricordando come “due fonti di incertezza incidono sul “livello” e sulla “durata” auspicabili della nostra politica dei tassi di interesse”.
E mentre Largarde annuncia l’aumento dei tassi, sette italiani su 10 sono preoccupati e ritengono che rappresenti un freno per l’economia delle famiglie e per l’economia in generale. Uno su due ha dovuto rinunciare ad acquistare mobili o un’auto nuova a rate e considera sbagliata la politica adottata dalla Bce per frenare l’inflazione.
A rilevarlo il report FragilItalia “Aumento dei tassi di interesse”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, in base ai risultati di un’analisi condotta su un campione rappresentativo della popolazione.
Ad essere molto o abbastanza preoccupato per l’aumento dei tassi interesse è il 69% della popolazione (con una punta del 79% nel ceto popolare), mentre il 25% esprime una preoccupazione contenuta (il 35% nel ceto medio e tra gli over 65) e il 7% non si pronuncia. Preoccupazioni che trovano conferma anche nel giudizio sulla politica adottata dalla Bce per frenare l’inflazione, ritenuta sbagliata dal 49% degli italiani (e dal 65% del ceto popolare), mentre il 23% la considera giusta (31% nel ceto medio).
“L’aumento ripetuto dei tassi, e anche la discutibile comunicazione che l’ha accompagnato, non sta aiutando l’economia e le famiglie italiane – afferma Simone Gamberini, presidente di Legacoop – e le famiglie e le imprese italiane hanno le idee chiare in proposito. Noi siamo fra chi, peraltro in autorevole compagnia, ritiene che l’incremento dei tassi non sia la cura ad una inflazione da aumento dei costi, e che anzi contribuisca a protrarne gli effetti”.