Papa: “I giornalisti usino le parole giuste per diradare le ombre di un mondo chiuso e diviso”

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AgenPress. “Taccuino”, “penna” ma, soprattutto, “sguardo”, per essere veri giornalisti. Quelli, cioè, che non sono “contabili della storia” ma hanno “deciso di viverne i risvolti con partecipazione”. Quelli che si “consumano la suola delle scarpe” che favoriscono il dialogo e non le fake news o, peggio, la “retorica bellicista”, usando le parole giuste per “diradare le ombre di un mondo chiuso e diviso”.

Papa Francesco torna ad elencare quelle che dovrebbero essere le caratteristiche del ‘buon’ giornalismo, in occasione dell’udienza di oggi, 24 giugno, a una delegazione del Premio Internazionale di giornalismo e informazione intitolato a Biagio Agnes, il noto giornalista italiano, protagonista di rilievo della RAI, che il Papa ricorda come “difensore del suo servizio pubblico, capace di intervenire con saggezza e decisione a garanzia di un’informazione autentica e corretta”.

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