AgenPress – “Il nostro chiodo fisso è che il Pnrr sia implementato, con decisione con sforzi assomiglino più a uno scatto di Formula 1 che a una gara fra tricicli. La macchina dello Stato è in panne da anni e dobbiamo rivolgerci a voi, che oggi ne siete alla guida. Quindi, chiariamoci: non ci accontenteremo di ascoltare rimpalli di responsabilità, né sul presente né sul passato”.
Lo afferma il presidente di Giovani imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, osservando che il Pnrr “ci rende un sorvegliato speciale perché banco di prova per tutta l’Unione”.
Sull’evasione “invitiamo con forza il Governo ad alzare l’asticella”, dove osserva che finora è mancata “solo la determinazione politica e amministrativa di aggredirla”. “L’ingiustizia e l’ammanco di risorse che l’evasione determina sono indegne di un Paese civile”.
“Che sia grande o piccola, la sua gravità non cambia. Perché entrambe ci parlano di un rapporto distorto con la cosa pubblica. Quel ‘prendi e scappa’ che è un problema prima di tutto culturale e poi materiale”.
“L’incertezza è molto alta e all’orizzonte vediamo dei rischi. La congiuntura economica è complessa: l’inflazione scende molto lentamente mentre i tassi continuano a salire. La Germania è in recessione tecnica e la produzione industriale si sta fermando. Le nostre imprese sono forti, ma potrebbe non bastare”.
Ai politici che interverranno, continua Di Stefano, “non faremo liste della spesa e non chiederemo mancette. Chiederemo conto, invece, di come vengono utilizzate le risorse dello Stato, e delle loro ricadute. Dei risultati che l’Italia sta ottenendo in Europa”.
“Ci appelliamo con decisione a tutti i rappresentanti dell’arco parlamentare: le riforme e le misure che fanno bene all’Italia escano dal novero delle battaglie identitarie, perché è in gioco il bene comune e il futuro degli italiani di domani”. “Ancora di più – aggiunge – quando si ragiona di riforme istituzionali: che si tratti di premierato o autonomia differenziata, le regole di funzionamento dello Stato si decidono insieme”.