Agenpress. “La Rai megafono della Cina? Secondo dati elaboratori da Formiche, sei televisioni e radio della Rai hanno dato ampia visibilità agli aiuti cinesi. Addirittura, nei due giorni degli aiuti, Rai News 24, l’emittente che ha garantito più spazio – 560 secondi, oltre 9 minuti – è anche l’unica, assieme a Rai Radio Due a non aver dedicato alcun servizio né agli aiuti della Federazione Russa nè a quelli americani.
Gli aiuti cinesi, in due giorni, hanno goduto da parte delle televisioni e delle radio del servizio pubblico di 1.904 secondi di visibilità, cioè oltre mezz’ora. Quelli russi, invece, poco più di 12 minuti, 741 secondi. Quelli statunitensi 589 secondi, circa 10 minuti.
Pur ringraziando tutti coloro che stanno supportando l’Italia in questo frangente, riteniamo che la presenza mediatica data alla Cina sul servizio pubblico sia effettivamente sovradimensionata: non vorremmo che i grandi sforzi e gli investimenti della Repubblica Popolare possano essere solo uno strumento di propaganda, in una complessiva campagna supportata anche da forme inconsuete su cui vigilare come l’esercito di “bot” su Twitter, come rivelato da Alkemy.
Nel rispetto della libertà editoriale, presenterò un quesito all’azienda per chiedere come mai la Cina abbia questo tasso di presenza mediatica negli organi di informazione, così da garantire il pluralismo e la puntualità dell’informazione.”
Così il commissario di Vigilanza Rai, deputato FDI Federico Mollicone.