Scenari Economici, Politici e Sociali al Think Tank Remind Futuro Italia

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I saluti della Meloni e gli interventi di Maurizio Gasparri, Gilberto Pichetto Fratin, Daniela Santanchè, Edmondo Cirielli, Vannia Gava, Emanuele Prisco, Tullio Ferrante. Per Remind Paolo Crisafi, Marco Daviddi e Dario Focarelli


AgenPress. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha inaugurato i lavori del Think Tank Futuro Italia Remind, presieduta da Paolo Crisafi, in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia, diretto da Carlo Corazza, in cui gli esponenti delle Istituzioni Europee, Nazionali e Locali insieme alle buone pratiche dei Settori Produttivi dell’Immobiliare allargato (30 % del Pil) si sono riuniti per discutere e analizzare le sfide da affrontare e le opportunità da cogliere per garantire un futuro migliore alla nostra Nazione.

Giorgia Meloni Presidente del Consiglio dei Ministri

Fra i partecipanti istituzionali:

Maurizio Gasparri Vicepresidente del Senato della Repubblica: “L’azione che con Remind state svolgendo ci spinge ad una riflessione costruttiva in una dimensione Europea, come è inevitabile che sia e con tutta una serie di difficoltà che, però, comporta. In vista delle elezioni europee, proprio a chi ci chiede quale sarà la prospettiva delle alleanze, io rispondo che le elezioni non sono il concorso per i funzionari. In quel caso ci sono delle selezioni che richiedono una competenza e un atteggiamento di assoluta neutralità. Le elezioni europee invece sono delle elezioni che si devono svolgere sulla base di prospettive politico-programmatiche personalmente ritengo che l’azione che Futuro Italia Remind ci spinge a svolgere credo sia quella che noi stiamo ponendo in essere ovvero: confermare una inevitabile e necessaria appartenenza al meccanismo Europeo, alle Istituzioni Europee, alla dimensione europea senza la quale non c’è uno spazio, una prospettiva, una possibilità di incidere sui fatti economici,  politici e sociali; nello stesso tempo però di non essere subalterni a qualsiasi tipo di proposta. Io non so quale sarà la prossima conformazione del Parlamento Europeo, ma mi auguro che un’area che fa capo al Partito Popolare Europeo e che dialoghi con altre forze conservatrici moderate, saldamente iscritte in un circuito democratico ed europeista, possa indurre l’Unione Europea a vivere con maggiore realismo questi processi di transizione.

Maurizio Gasparri Vicepresidente del Senato

In questa stessa sala, per iniziativa sempre di Futuro Italia Remind, portavoce dell’Immobiliare allargato, abbiamo discusso sulla direttiva dell’efficientamento energetico per gli edifici. Ora è ovvio che noi dobbiamo avere abbattimenti delle emissioni, dobbiamo intervenire sul parco automobili, dobbiamo ristrutturare il patrimonio immobiliare, però dobbiamo farlo con una gradualità e con delle risorse di sostegno adeguate. Chi sosterrà questa transizione per gli aspetti degli edifici? Questa è una delle obiezioni che noi facciamo alla direttiva. La tempistica è corretta? Serve un tempo più ampio? In Italia abbiamo centri storici, borghi, castelli e in generale un patrimonio che è una delle ricchezze dell’Europa e dell’Italia che è datato e che quindi richiederebbe un approccio di un certo tipo. A volte più da restauratori che da costruttori. Quindi, la posizione di realismo deve portare a far sì che non si possa uscire da un perimetro europeo ed europeista. Questa transizione e queste sfide le dobbiamo affrontiamo come europei. Noi crediamo, in definitiva, ad una condivisione di politiche di gestione del fenomeno, sia con gli aspetti di apertura sia con gli aspetti di contenimento, che sono indispensabili. Lo stesso sui capitoli della transizione che devono essere rivisti perché è uno scenario problematico. Conclusione: stare dentro questo processo, non in maniera acritica, afona e subalterna e tendere di più sul versante della Realpolitik di un fronte popolare per ciò che concerne le scelte future sulle politiche di transizione e le politiche di contenimento. Siamo di fronte ad una necessità di realismo, di bilanciamento di queste politiche e quindi di un’Europa che debba, nelle politiche di transizione, non desistere ma attuarle con un gradualismo, un sostegno economico e una visione più adeguata a quello che si può realmente. Io mi auguro che una via di realpolitik si affermi e, in questo, le elezioni Europee sono un passaggio non secondario. Continuerò a partecipare a questi incontri realizzati da Remind per ascoltare e portare i contributi all’attenzione”.

Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell’Ambiente e della Transizione Energetica: “Credo sia importante nella Giornata Mondiale dell’Ambiente essere impegnato con Remind in una discussione sull’evoluzione sul prossimo futuro del settore immobiliare allargato di cui l’associazione è portavoce. Un settore che ha in comune diversi temi legati all’attività del Ministero che ho l’onore di guidare. Temi importanti in questo contesto: l’efficientamento energetico, il contrasto al cambiamento climatico, la messa in sicurezza del territorio, costruzione città e spazi green.

Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell’Ambiente e della Transizione Energetica

Sono tutti aspetti che devono guidare le politiche dei prossimi anni, che marceranno le politiche dei prossimi anni e che sono già al centro dei progetti di aziende ed imprenditori impegnate in questo campo. Una questione decisiva è certamente quella dell’efficientamento energetico che è il tema, il tema di attualità. Serve un quadro di riferimento normativo stabile ed equilibrato. Bisogna verificare se il nostro quadro è compatibile senza recedere agli obbiettivi di efficienza energetica. Come ho già avuto modo di spiegare, bisogna lavorare a una direttiva, e non a un regolamento, che lasci gli spazi di manovra per avere il tempo di spostare la strategia energetica solo sul fronte dell’elettrico, sul fronte della sicurezza e della decarbonizzazione, pensando a nuovi bonus fiscali duraturi nel tempo, strutturali, che determinano la riduzione dei consumi. Io credo che insieme a voi, attraverso eventi come quello organizzato da Remind, dobbiamo pianificare un dialogo serio e concreto tra Istituzioni Nazionali, Istituzioni Europee e il mondo imprenditoriale, tale che sia realistico, aderente alla realtà, e da voi mi aspetto contributi concreti per pianificare una strategia di lungo periodo volta alla valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare del nostro patrimonio edilizio che tenga conto di quelle che sono le peculiarità del nostro Paese, in linea con la transizione ecologica e la decarbonizzazione. Non si discutono gli obiettivi al 2030 e al 2050, ma che siano razionali, equilibrati, realistici rispetto alle nostre condizioni economiche e sociali”.

Daniela Santanchè Ministro Turismo: “Saluto tutte le autorità, il Presidente Remind Paolo Crisafi, il Vicepresidente Remind Manfredi Lefebvre, Barbara Casillo, Massimo Ponzellini e gli altri manager e imprenditori partecipanti al Think Tank, Futuro Italia Remind, che si sta svolgendo proprio oggi, in questa data molto importante, perché stiamo parlando della giornata mondiale dell’ambiente. Di questo vi ringrazio per la vostra sensibilità. Per quanto riguarda il turismo sostenibile noi ci stiamo interessando moltissimo perché ormai il turismo sostenibile è una scelta di viaggio che è una quota di turisti che sta crescendo sempre di più e che sono persone che compiono consapevolmente questa scelta. Naturalmente quando parliamo di sostenibilità non dobbiamo pensare, soltanto ai temi dell’ambiente, ma dobbiamo essere attenti anche per quanto riguarda gli aspetti culturali, perché noi abbiamo tantissime produzioni artigianali, i nostri prodotti enogastronomici a chilometro zero, la tradizione dei nostri borghi, delle città e delle grandissime bellezze che abbiamo.

Daniela Santanchè Ministro Turismo

Dobbiamo anche sempre tener conto della sostenibilità dal punto di vista dell’economia locale, perché bisogna tenere insieme tutte e tre le dimensioni del la sostenibilità: ambientale, economica e culturale. Oggi noi come dato abbiamo che il 70% dei turisti sceglie la sostenibilità e l’Italia è in teste alle d estinzioni, confermandosi un brand affermato ben più attrattivo di quella che è la Francia, di quella che è la Spagna. Quindi il turismo sostenibile non deve essere un segmento o una nicchia di mercato, né una moda, ma è un argomento che interessa specifici appassionati. Quindi la sostenibilità la dobbiamo mettere in tutto quello che è il turismo e non trattarla come se fosse qualche cosa che deve essere trattata a parte. Se prendiamo lo studio che ha condotto booking nel 2022, l’Italia sta andando avanti per quanto riguarda la limitazione nella produzione di CO2 nel sistema ricettivo. In Italia, gli alberghi hanno raggiunto un potenziale di abbattimento che va al 61%, rispetto invece a quello che abbiamo negli altri Paesi europei che è del 47%. Inoltre vediamo che abbiamo un 70% di proprietari di appartamenti che concorda su quanto sia importante, anzi fondamentale, la sostenibilità. Se poi noi andiamo a vedere anche i dati, per quanto riguarda l’economia circolare, sul l’utilizzo dei materiali circolari in Italia, è al 18,4%. Facendo una media con i Paesi europei vediamo che si attestano intorno al 11,7% dunque è i l dato più alto di tutti gli altri Paesi. Abbiamo anche una vera eccellenza italiana che è quella del riciclo del vetro grazie a cui noi abbiamo raggiunto ormai tassi che si avvicinano all’80% mentre il target europeo al 2030 dovrebbe essere del 75%. Cosa facciamo noi come Ministero del Turismo? Abbiamo un fondo per il turismo sostenibile con una dotazione di 25 milioni di euro, per ciascuno degli anni che vanno dal 2024 al 2025, e questo deve servire a potenziare i finanziamenti per la promozione dell’eco-turismo e del turismo sostenibile. Abbiamo OltreTour, con una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni di euro, che è dedicato invece alla riqualificazione delle strutture ricettive sempre in termini di sostenibilità. Per fare degli esempi: sono inclusi gli interventi di riqualificazione energetica e di digitalizzazione. Poi abbiamo il fondo dei fondi, sviluppato con Bei, pari a 500 milioni di euro ed è rivolto alle imprese turistiche che intendono avviare progetti connessi all’esercizio delle attività turistiche in chiave sostenibile. Inoltre, abbiamo altri 500 milioni che riguardano il progetto Caput Mundi, stanziati per il 2025 in occasione del Giubileo, con cui andremo a finanziare un modello di turismo sostenibile che ha lo scopo di creare un itinerario turistico a Roma, e per i percorsi nazionali più o meno noti, includendo in questo modo anche la formazione, la creazione di nuovi posti di lavoro. In ultimo abbiamo messo un fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica, con una dotazione complessiva di 34 milioni. 10 milioni per i 2023, 12 milioni per gli anni 2024 e 2025. In questo caso verranno finanziati progetti di valorizzazione dei comuni a vocazione turistica. Io spero che abbiate compreso quanto il Ministero del turismo è attivo in queste politiche. Ormai in qualsiasi contesto internazionale – eravamo a Sofia, in Bulgaria l’altra settimana – è evidente come la sostenibilità sia una delle tematiche più importanti nonché una delle sfide che il turismo deve affrontare. Come Ministero del Turismo diamo il nostro apporto e ringraziamo Futuro Italia Remind, realtà rappresentante l’immobiliare allargato che è molto attenta ai temi della sostenibilità energetica-ambientale perché ha capito come la sostenibilità rappresenta una chiave che può davvero farci diventare protagonisti in Europa”.

Edmondo Cirielli Viceministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale: “Carissimi, porgo i saluti a tutti i partecipanti e l’augurio di buon lavoro per l’evento “Futuro Italia”. Un particolare ringraziamento al direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo Carlo Corazza che ospita questi lavori insieme a Remind e al suo presidente Paolo Crisafi. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, così come più in generale tutto il Governo, sono impegnati in un grande progetto di rilancio dell’Italia sul versante internazionale, soprattutto nell’ambito di una nuova visione che rivolge particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo, in particolare al nostro vicinato costituito dai Paesi che affacciano sul Mar Mediterraneo e quelli del continente africano. Siamo ben lontani da spinte imperialiste e sovraniste, favorendo al contrario un’azione che mira allo sviluppo e alla stabilità sociale, politica ed economica dei territori, tramite progetti di formazione e incremento delle infrastrutture. Siamo, infatti, consapevoli dell’importanza di consolidare e incrementare le relazioni bilaterali alimentando un dialogo di diplomazia multilaterale, volto a ricercare spazi di cooperazione con approccio aperto e inclusivo, nel pieno rispetto delle rispettive identità, sensibilità socio – culturali e della propria sovranità. In tale contesto, rispettoso dell’altrui sovranità, si inserisce il Piano Mattei, promosso come priorità dal Presidente Meloni e che intende offrire nuove opportunità per la crescita dell’Africa utilizzando proprio il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, che fu il primo a credere nell’azione rispettosa dei valori del popolo africano. In passato purtroppo abbiamo assistito ad un’azione che si è spesso approfittata delle risorse del grande continente con conseguenze evidenti sul versante delle migliaia di persone morte in mare per raggiungere l’Europa, in particolare l’Italia. Puntare alla crescita e alla stabilità della regione del Mediterraneo significa altresì combattere l’immigrazione irregolare, ridurre il gap sociale, economico e tecnologico di tali Paesi rispetto all’Italia e favorire l’occupazione lavorativa in loco. Da questi punti di vista, la nostra Nazione vuole e può pertanto porsi come capofila di una positiva e proficua azione di guida per la crescita dell’Africa.

Edmondo Cirielli Viceministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale

Occorre, quindi, rinsaldare questo ruolo anche sul versante dell’innovazione tecnologica per contribuire a raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile nei quali crediamo. In tal senso ricordo la cultura millenaria dell’Italia capace di porsi come punto di riferimento in molti settori economici alcuni dei quali ben rientrano nelle concezioni di Immobiliare allargato di cui è portavoce Remind. Siamo ben consapevoli che lo sviluppo delle società non può limitarsi alla crescita economica, ma deve tenere in considerazione gli imperativi sociali, della dignità umana, della conservazione dell’ambiente e della biodiversità, al fine di consegnare alle generazioni future un pianeta in grado di sostenerle. In tale quadro, a livello nazionale la riforma costituzionale del 2022 ha introdotto l’obbligo per l’iniziativa economica del rispetto dell’ambiente. A livello internazionale, abbiamo sottoscritto, insieme con tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, l’Agenda 2030, che traccia un insieme indivisibile e coerente di obiettivi di sviluppo sostenibile, offrendo uno schema di riferimento esaustivo che indica la strada da percorrere. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono un insieme di guide strategiche che ci indicano la strada per la creazione di un mondo con società più prospere, aperte e inclusive, in cui l’ambiente e la tutela della biodiversità sono al cuore della vita collettiva. L’Italia crede fermamente nella necessità di perseguire gli SDG in politica estera; la nostra Cooperazione allo Sviluppo è allineata con l’Agenda 2030 e mette al centro della sua azione le persone e il pianeta. Il nostro ruolo di leadership sarà confermato con l’organizzazione del secondo vertice sulla sicurezza alimentare che si terrà a Roma come da scelta del segretario generale dell’ONU Guterrres che ho recentemente incontrato a New York. In quella sede abbiamo anche riaffermato il nostro impegno nei confronti dei Paesi del Corno d’Africa per i quali abbiamo previsto un aumento delle risorse destinate ad iniziative umanitarie e di sviluppo in Etiopia, Somalia e Kenya. Una visione quindi centrale nei rapporti internazionali per assicurare sviluppo e pace in un momento di grave crisi dovuta alla guerra in Ucraina per la quale confermiamo il nostro sostegno come assicurato dal presidente Giorgia Meloni nel corso della visita del presidente ucraino Zelensky nella Capitale. Abbiamo anche assicurato in un altro viaggio a Ginevra in occasione dell’Assemblea Mondiale della Salute insieme al ministro Schillaci, il nostro costante impegno a favore del Programma Salute e Migranti, oggetto di uno specifico partenariato Italia – OMS. Concludo, affermando con orgoglio che il Governo Meloni si conferma come un Esecutivo di grande spessore, capace di assolvere con competenza ed efficienza ai numerosi impegni internazionali in un disegno positivo di sviluppo, proiettato a offrire risposte che sappiano confermare la centralità dell’Italia nello scacchiere internazionale.”

Vannia Gava Viceministro Ambiente e Sicurezza Energetica: “Desidero porgere un saluto a Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind e testimoniare la partecipazione mia e del Dicastero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a questo importante momento di confronto, tanto più perché si svolge in concomitanza con la Giornata mondiale dell’Ambiente. Si tratta di affermare una politica non già mossa da sterile ideologia, bensì fondata sulla gradualità, che sappia assicurare, nel delicato processo di transizione ecologica a cui siamo chiamati, il rispetto dell’ambiente unito ad un vero sviluppo economico, alla tutela dell’occupazione, a nuove forme di approvvigionamento energetico.

Vannia Gava Viceministro Ambiente e Sicurezza Energetica

In questa direzione va il lavoro di semplificazione burocratica sul quale mi sto personalmente spendendo nonché l’apertura a ragionamenti sino ad oggi frenati dall’ideologica, quali l’opportunità di inserire nel mix energetico nazionale, accanto alla crescita delle rinnovabili, il nucleare pulito di ultima generazione; non ultime, le posizioni che l’Italia osserva nei confronti dell’Ue a proposito del raggiungimento degli sfidanti obiettivi climatici e di decarbonizzazione. Il nostro Governo ha chiara la tutela delle esigenze nazionali e le difenderà senza arretramenti”.

Tullio Ferrante Sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Desidero porgere un saluto a Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind e alle Istituzioni e Settori Produttivi presenti per ribadire l’interesse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al tema dell’immobiliare allargato, ormai ampiamente compresente all’interno delle nostre valutazioni in quanto costituisce il 30% del Pil. Ricordo che la concezione dell’”immobiliare allargato” presuppone un’attenzione particolare alle forze produttive che ruotano intorno alla progettazione, produzione, gestione, manutenzione e rigenerazione degli immobili oltre che delle infrastrutture ed è quindi fondamentale per poter porre in essere un ragionamento di sistema. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, segnato da profonde trasformazioni, risulta importante avere un approccio integrato, ovvero basato sulla convinzione -che una singola competenza non possa far fronte alla complessità dei sistemi. Per questo motivo, il Comparto Immobiliare rappresenta sicuramente un esempio di come sia possibile ed auspicabile porre le tradizionali categorie settoriali verso una maggiore partecipazione e integrazione dei settori produttivi all’elaborazione di un piano strategico ed industriale per la Nazione. Le infrastrutture e i trasporti svolgono un ruolo cruciale per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese; sono le arterie che fanno pulsare l’economia e consentono di ridefinire le geografie territoriali in virtù di una sempre maggiore attrattività economica e abitativa dei luoghi e delle città. Per tale motivo, è un nostro dovere garantire che tali infrastrutture siano solide, sicure e all’altezza delle esigenze della nostra società in continua evoluzione. Uno degli obiettivi principali che ci siamo preposti è quello di promuovere una rete di trasporti efficiente, sostenibile ed accessibile a tutti. Siamo convinti che concentrarci sul miglioramento delle infrastrutture esistenti e sull’implementazione di soluzioni innovative è l’unico modo per affrontare le che sfide poste in essere dalla contemporaneità. Questo richiede un approccio integrato, coinvolgendo non solo il governo centrale, ma anche le amministrazioni locali, il settore privato e la società civile. Con il voto del 25 maggio è stato approvata in via definitiva la legge di conversione del decreto sul collegamento stabile tra le Regioni Sicilia e Calabria, il Ponte sullo Stretto. Finalmente parte l’iter di realizzazione della grande opera voluta a pensata dal Presidente Silvio Berlusconi e saggiamente sposata dal Ministro Salvini; un’opera che non solo collegherà la Sicilia al Continente ma farà della stessa, ed in generale del nostro Sud, il più grande hub logistico del Mediterraneo inserito nelle grandi reti transeuropee TEN-T.

Tullio Ferrante Sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti

Con tale atto si avvia la strada per il raggiungimento di un obiettivo tanto agognato ma puntualmente bloccato da veti ideologici. Il Ponte contribuirà a rilanciare l’Italia attraverso il completamento della rete infrastrutturale primaria e della rete transeuropea dei trasporti nell’ambito del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo e avrà un impatto significativo sotto il profilo della politica europea di coesione, in quanto capace di ridurre il divario fra le diverse regioni e il ritardo delle regioni meno favorite. Con questo ci confermiamo a favore delle grandi opere che migliorano la viabilità, facilitano e potenziano i collegamenti, attraggono gli investimenti, creano occupazione, generano sviluppo, migliorano la vita dei cittadini Oggi, in coincidenza con la giornata mondiale dell’ambiente è dovuto un passaggio sulla sostenibilità ambientale. Investire in infrastrutture sostenibili. come reti di trasporto pubblico efficienti, energie rinnovabili e sistemi di gestione dei rifiuti, può certamente contribuire a ridurre l’inquinamento e le emissioni di gas serra. Nel Pnrr, non a caso, le risorse assegnate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ammontano complessivamente a 61,5 mld € di cui oltre il 70% delle risorse sono allocate a progetti che hanno come obiettivo quello di contrastare la crisi climatica e accelerare la transizione ecologica. È proprio di qualche giorno fa l’attribuzione di fondi pari a 50 milioni di euro destinati ad incentivare le imprese autorizzate al trasporto su strada di persone non soggetto ad obbligo di servizio pubblico, ad investire nel rinnovamento del parco autobus ad elevata sostenibilità. Voglio ricordare anche che il Paese ad oggi risente degli effetti della guerra in Ucraina, dell’aumento del costo delle materie prime e delle risorse energetiche e della spirale inflattiva. Sono in corso dei negoziati tra Governo e vertici comunitari per la valutazione delle proposte di modifica del PNRR che si sono rese necessarie per centrare tutti gli sfidanti obiettivi in nome di un principio di giusta flessibilità Altro nodo fondamentale è quello della digitalizzazione. Bisogna investire sempre di più nella modernizzazione delle infrastrutture, sviluppando reti di trasporti intelligenti e digitali. L’integrazione delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e la mobilità condivisa ci permetterà di creare un sistema di trasporti più efficiente, flessibile e orientato al servizio dei cittadini. Superare il digital divide e implementare le reti infrastrutturali è un tassello necessario per la competitività dell’Italia. Tutto questo in vista dell’elaborazione di un piano di sviluppo sostenibile e di messa in sicurezza della Nazione. Con piacere invio il mio contributo all’interno della sezione relativa all’immobiliare allargato come un’opportunità per l’Italia in quanto ritengo che questo Comparto sia trainante dell’intera economia e sarà mia cura approfondire gli esiti dei lavori e restando a disposizione di Remind per futuri incontri. Sono fiducioso che, lavorando insieme e confrontandosi in maniera costruttiva si possa costruire un futuro migliore per il nostro Paese con l’obiettivo di creare un sistema di infrastrutture e dei trasporti moderno, sostenibile e orientato alle esigenze dei cittadini, e sono certo con il vostro sostegno e impegno, potremo realizzarlo”.

Hanno alimentato i lavori gli esponenti dei settori produttivi dell’Immobiliare allargato; in particolare sono intervenuti:

Marco Daviddi, Managing Partner Strategy & Transactions di EY: “Porto la visione internazionele di come l’immobiliare allargato possa contribuire allo sviluppo sostenibile della Nazione, alla tutela del Pianeta e al benessere delle Persone.

Marco Daviddi, Managing Partner Strategy & Transactions di EY

Messa in sicurezza del territorio, sviluppo sostenibile e rigenerazione urbana richiedono la razionalizzazione degli investimenti pubblici e l’incentivazione degli investimenti privati. In Italia gli investimenti pubblici ammontano a circa il 3% del PIL, dato non lontano da quanto possiamo osservare in Europa. Non si può dire che ci sia un tema di quantità della spesa pubblica, ma certamente di qualità ed efficacia. Per contro in Italia gli investimenti privati appaiono sottodimensionati in relazione al PIL. Dato ancora più eclatante se concentriamo l’attenzione sulla spesa per ricerca e sviluppo, molto lontana dagli obiettivi Europei.

IL PNRR può essere un potente strumento di accelerazione dei progetti funzionali alla trasformazione della Nazione, ma solo se sarà in grado di attivare investimenti privati, con un effetto leva più facilmente perseguibile attraverso il coinvolgimento più esteso e diretto di aziende e fondi di investimento”.

Dario Focarelli Direttore Generale Ania: “Noi spendiamo circa 7 miliardi l’anno per i danni da catastrofi naturali. Si può ragionare su fissare anche in Italia ex-ante uno schema di ripartizione degli interventi nel caso avvenga una catastrofe naturale ovvero decidere che tipo di responsabilità hanno gli operatori pubblici e gli operatori privati e che tipo di responsabilità è chiamato il cittadino.

Dario Focarelli Direttore Generale Ania

La cosa più importante di tutti è convincere i cittadini. A settembre un sondaggio fatto dalla Ghisleri in cui è stato chiesto ai cittadini se sarebbero favorevoli a creare una collaborazione pubblico privato con il settore assicurativo per proteggere il patrimonio immobiliare. Favorevole 60,6 contrario 17,4. Questi numeri, nell’evidenziare il fatto che la maggioranza della popolazione italiana pensa sia giusto adottare uno schema ex-ante, ci conforta e ci rende più attivi nel cercare di convincere i policy maker per lo sviluppo sostenibile e per la messa in sicurezza del patrimonio abitativo degli italiani. Ecco, noi siamo convinti che dal punto di vista normativo molte cose si possono fare.

Ed in questa ottica ritengo importante la partecipazione a Futuro Italia Remind presieduta da Paolo Crisafi”.

Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind Associazione del Comparto Immobiliare Allargato: “L’Immobiliare allargato è un’opportunità per l’Italia ed è una leva trainante per il presente e il futuro della nostra Nazione che si prospetta in una dimensione di rinnovata fiducia dopo la pausa della pandemia che abbiamo alle spalle e sulla scia dei risultati conseguiti in questi mesi, grazie ad un dialogo proattivo tra Pubblico e Privato, pur in contesti di difficoltà straordinarie come la guerra in Ucraina e le recenti alluvioni.

Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind

Remind afferma la necessità di recepire questa spinta verso la ripresa confermata dalla positiva evoluzione degli indicatori economici e da un rinnovato slancio delle nostre imprese impegnate, tra l’altro, a portare il Made in Italy in Europa e nel Mondo. Una sinergia tra il Governo a guida del Presidente Giorgia Meloni, le Istituzioni Europee, Nazionali e Locali e le imprese e i professionisti, tra soggetti pubblici e privati, uniti per la ripresa economica che vede nel comparto immobiliare allargato un anello fondamentale.La catena del valore dell’Immobiliare allargato rappresenta la somma di tutte le arti, scienze, tecnologie e professioni, insieme alle buone pratiche da esse espresse, nei diversi settori produttivi tra loro collegati nella Filiera Immobiliare. Remind è integrativa delle realtà già presenti e valorizza interessi specifici di singoli attori in una unica visione di sistema”.

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