AgenPress. Pierluigi Bartoletti, vicepresidente FIMMG, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Ilaria Sambucci su Radio Cusano Campus.
Carenza medici di famiglia, secondo la Fondazione Gimbe in Italia ne mancano quasi 2.900.
“Gimbe ribadisce quello che noi diciamo da anni. Si tratta di un problema anagrafico. Però si è rimasti immobili. A questo si aggiunge il fatto che molti sono andati in pensione prima di 70 anni e questo ha ulteriormente alimentato il problema. Continuando così, il 10% della popolazione rischia di non avere più un medico di famiglia. Un medico di famiglia ha 1500 persone in carico, alcuni addirittura 1600.
Con le patologie croniche che sono aumentate con l’età media, è aumentato il numero di malati, quindi un medico di base si deve attrezzare ulteriormente. Le soluzioni messe in atto sono tamponi, c’è anche il rischio di mettere in servizio personale inesperto. C’è il rischio che si incrini il rapporto di fiducia tra medico e paziente, perché magari il paziente si lamenta che il medico non risponde mai.
Ma se il medico ha 1600 pazienti o fa il medico o fa il telefonista. Uno non può arrivare a fine serata distrutto, con i nervi a pezzi. Può capitare una giornataccia, ma ormai le giornatacce sono all’ordine del giorno. Le nuove generazioni? Sono molto bravi, ma devono crescere in fretta, come nella Savana, devono iniziare presto a correre”.