AgenPress – Il Presidente Sergio Mattarella mantiene il consenso già espresso dagli italiani negli anni scorsi (55,6%); il Parlamento raccoglie poco più di un quarto dei consensi presso i cittadini (25,4%); per l’Esecutivo i fiduciosi rappresentano più di tre terzi degli italiani (35,1%); alla Magistratura si affidano circa quattro cittadini su dieci (41,3%). I sostenitori dei Presidenti di Regione sono il 38,2%.
Lo rileva l’Eurispes nel suo Rapporto Italia 2023 rilevando al contempo una “situazione di generale calo della fiducia espressa dai cittadini nelle istituzioni”.
Poco più della metà degli italiani (51,5%) non è a favore dell’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Confrontando le risposte ottenute lo scorso anno, nella rilevazione del 2021, permane la spaccatura tra contrari e favorevoli: il 50,8% non era favorevole, mentre lo era il 49,2%.
Ben accolta la possibilità dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio
L’elezione diretta del Presidente del Consiglio invece è caldeggiata dal 58,1% dei cittadini (i contrari sono il 41,9%).
Più potere al Governo rispetto alle Regioni? Prevale il fronte del no
Anche il tema di un maggiore potere al Governo rispetto alle Regioni risulta essere divisivo: non convince il 51,5% degli italiani, mentre il 48,5% si dichiara favorevole.
L’autonomia delle Regioni: auspicata dalla larga parte dei cittadini
Una maggiore autonomia per le Regioni infine è auspicata da quasi 7 italiani su 10 (67,3%+12,6% rispetto al dato 2021), contro poco meno di un terzo di quanti si dichiarano contrari (32,7%).
Il ruolo del Presidente della Repubblica si sta evolvendo?
Il 71,4% dei cittadini intervistati ritengono che la figura del Presidente della Repubblica negli ultimi anni non stia esercitando un ruolo che va al di là di quanto previsto dalla Costituzione, mentre il 28,6% afferma che ciò stia accadendo.
Sull’attribuzione di maggiori poteri e responsabilità al Presidente della Repubblica, il 51,7% degli italiani si dichiara poco o per niente convinto. Ma il Paese è, tutto sommato, diviso dall’idea di una svolta presidenzialista, con il 48,3% di chi è invece favorevole.
L’identikit del Presidente del Consiglio secondo gli italiani
Alla guida del Paese, in qualità di Presidente del Consiglio, gli elettori dichiarano di volere, soprattutto, una persona idonea e adatta al ruolo (53,3%), indifferentemente dalla sua appartenenza o estraneità dalla politica. Il 29,9% dei cittadini preferisce una figura esterna alla politica, mentre il 16,8% ritiene idonea una personalità della politica. Tra le caratteristiche più importanti, l’onestà è la prima qualità indicata dai cittadini (24,4%); segue la propensione a mettere al primo posto gli interessi del Paese (23,9%), due caratteristiche che da sole attirano quasi la metà delle preferenze (48,3%). Seguono, l’autorevolezza internazionale (15,6%), la competenza (14,6%), la capacità di mediazione (11,2%), e la decisione (7,2%).