300 € per Tenerife, 200 € per Malta, 270 € per Barcellona: questi sono solo alcuni dei costi per dei voli proposti dalle compagnie low costs, che ormai di “low” hanno ben poco
AgenPress. “Il caro vita non ha risparmiato il settore dei trasporti – dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia –. Ormai concedersi una vacanza è diventato un lusso per le famiglie, a prescindere dal mezzo di trasporto che si decida di utilizzare. Il caro benzina rende sconveniente utilizzare l’auto; i costi dei biglietti dei treni per le principali tratte nazionali a volte sono superiori rispetto alle tratte aeree europee; i costi dei biglietti delle low costs, nei mesi estivi e non solo, sono schizzati alle stelle arrivando ad essere equiparabili alle compagnie di linea che, però, offrono maggiori comfort e servizi.
Facendo una ricerca sui principali motori di comparazione online, abbiamo appurato che, per assurdo, volare, ad esempio, alle Canarie con una low costs costa di più che volare con una compagnia di linea. Siamo consapevoli che, non essendo beni di prima necessità, il prezzo dei biglietti segua le leggi della domanda e dell’offerta, ma ora si stanno superando i limiti soprattutto se si pensa ai disservizi che i viaggiatori sono comunque costantemente obbligati a subire.”
Quando si acquista un biglietto aereo è importante prestare massima attenzione ai servizi inclusi o meno nel prezzo che si visualizza. Ricordiamo che le compagnie aeree sono obbligate a mostrare chiaramente al consumatore, fin dall’inizio, quanto andrà a spendere così da poter scegliere in maniera consapevole tra le diverse offerte.
“Presto verrà attivata anche per il settore dei trasporti la procedura di conciliazione dinnanzi all’Autorità, in questo caso ART – dichiara Martina Monguzzi, Conciliatrice di riferimento per la delegazione lombarda di CODICI –. Proprio come accade nel settore energetico e delle telecomunicazioni, il consumatore, previa presentazione di reclamo ufficiale, nel caso di mancata o insoddisfacente risposta, potrà avviare la conciliazione con il vettore coinvolto, prima di seguire la via giudiziale. Questo dovrebbe comportare un netto abbattimento dei tempi e dei costi dei contenziosi, anche se ci sono ancora numerosi aspetti che dovranno essere messi a punto in quanto l’adesione alla procedura da parte della compagnia non sarà obbligatoria, ma volontaria”.