AgenPress – Il capo Wagner Yevgeny Prigozhin, ha spesso disprezzato il ministero della Difesa russo e la sua leadership, ma non ha mai accusato le unità russe di fuggire dalla battaglia e consentire alle forze ucraine di riconquistare il territorio.
Lo stesso giorno in cui il Cremlino ha commemorato la vittoria sulla Germania nazista, Prigozhin ha detto che una brigata russa aveva abbandonato le sue posizioni a sud di Bakhmut, causando molte vittime tra i suoi combattenti.
Ha poi affermato che “una delle unità del Ministero della Difesa è fuggita da uno dei nostri fianchi, abbandonando le proprie posizioni. Tutti sono fuggiti e [hanno messo a nudo] un fronte largo quasi 2 chilometri [1,25 miglia] e profondo 500 metri [1.640 piedi]”.
Prighozhin ha detto che la “72a brigata ha fottuto tre chilometri quadrati (1,1 miglia) oggi, durante i quali ho ucciso circa 500 persone. Perché era una testa di ponte strategica. Sono semplicemente scappati di lì.
La 72a brigata (o reggimento motorizzato separato come viene talvolta chiamato) fa parte del distretto militare occidentale dell’esercito russo.
Per quanto riguarda i soldati in fuga, Prigozhin ha detto: “Il pesce marcisce dalla testa. Un soldato lascia le trincee perché non è necessario morire [come] inutile. Un soldato può morire, ma un soldato non dovrebbe morire a causa della totale stupidità di la sua leadership”.
Parlando ai media russi, Prigozhin ha ribadito che Wagner aveva programmato di lasciare l’area perché le sue unità avevano munizioni inadeguate – una decisione rinviata quando è stata fatta la promessa che i rifornimenti sarebbero stati inviati entro il 9 maggio.
“Durante la giornata tra l’8 e il 9 maggio 2023, la quantità richiesta di munizioni non è arrivata. C’è il serio rischio che il Gruppo Wagner venga accerchiato a Bakhmut a causa del cedimento dei fianchi. I fianchi si stanno già incrinando e stanno cedendo. In assenza di munizioni, il ‘tritacarne’ funzionerà in senso opposto: l’Afu (le Forze armate dell’Ucraina) distruggerà le milizie della Wagner”.
Per Prigozhin, però, “Bakhmut ha circa il 5% occupato dal nemico” e comunque “non ha alcuna importanza strategica” perché “era necessaria per ridurre la forza del nemico e permettere all’esercito russo di mobilitarsi dopo i fallimenti e la ritirata delle forze armate russe da Kharkiv, Kherson e altre regioni”.
In ogni caso, conclude l’ex cuoco di Putin, “la Wagner continua la sua offensiva a Bakhmut e attende una decisione sul rilascio di munizioni e armamenti nelle quantità richieste”.