AgenPress – I militanti palestinesi nella Striscia di Gaza hanno lanciato più 100 razzi contro Israele, dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato una serie di attacchi aerei contro i lanciarazzi della Jihad islamica. Almeno due palestinesi sono stati uccisi a Gaza, dicono funzionari sanitari.
La maggior parte sono caduti in un raggio di circa 40 chilometri dalla Striscia mentre alcuni hanno raggiunto anche il centro del Paese. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui i danni materiali sono limitati (grazie all’intervento del sistema di difesa aerea Iron Dome) e finora non si segnalano vittime.
Non ci sono segnalazioni di feriti gravi in Israele, dove si dice che la maggior parte dei razzi sia stata intercettata. Arriva il giorno dopo che 15 persone a Gaza sono state uccise in attacchi aerei israeliani, tra cui tre leader della Jihad islamica.
La Jihad islamica ha giurato vendetta, ma non c’è stato alcun lancio di razzi durante la notte. Invece, il gruppo ha avvertito Israele di aspettarsi la sua reazione ovunque, in qualsiasi momento.
Il primo ministro israeliano ha affermato che qualsiasi escalation da parte dei militanti sarebbe accolta con una “risposta schiacciante”.
I palestinesi hanno detto che lo scontro a fuoco è iniziato con diverse forti esplosioni nel sud di Gaza, che hanno emesso grandi pennacchi di fumo.
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno riferito che un aereo ha preso di mira agenti della Jihad islamica che viaggiavano su un veicolo verso un lanciarazzi nascosto nell’area di Khan Younis.
Circa un’ora dopo, l’IDF ha annunciato di aver iniziato ad attaccare lanciarazzi sotterranei appartenenti alla Jihad islamica in tutto il territorio per contrastare gli attacchi pianificati.
I media palestinesi hanno riferito di attacchi a Gaza City, nella città settentrionale di Bait Lahiya e nella città meridionale di Rafah.
Il ministero della salute palestinese a Gaza ha detto che un uomo è stato ucciso e un altro gravemente ferito nell’attacco iniziale a Khan Younis. Un altro uomo sulla cinquantina è stato ucciso in uno sciopero nella zona settentrionale di Beit Hanoun.